Un semplice test della saliva potrebbe un giorno divenire
sufficiente per la diagnosi rapida di autismo. E’ la promessa che arriva dai
risultati di uno studio condotto per ora su 12 bambini e pubblicato sulla
rivista Autism Research. Confrontando la composizione della saliva dei bambini
autistici con quella di coetanei sani e’ emerso che nei primi sono presenti in
elevata quantità diverse proteine e assenti altre che invece ricorrono nei
campioni prelevati dei bimbi sani.
La ricerca e’ stata condotta da Alisa Woods della Clarkson
University presso Potsdam (Usa). L’autismo e’ una malattia complessa e per
molti versi ancora misteriosa. La diagnosi e’ difficile e si fonda oggi su una
serie di analisi comportamentali e test psicologici. Si va sempre piu’ affermando
l’idea che un intervento comportamentale precoce possa alleviare almeno alcuni
sintomi della malattia, ma per aire presto serve anche una diagnosi precoce. Un
test diagnostico biologico – fondato cioè su una misura molecolare precisa e
oggettiva – quale e’ quello qui proposto e’ dunque quanto di più agognato da
ricercatori e clinici che si occupano della malattia.
Gli esperti hanno confrontato la saliva di sei bambini
autistici con quella di sei coetanei sani, ‘decifrandone’ la composizione
molecolare con una normale tecnica di chimica, la spettrometria di massa. Dal
confronto e’ stato possibile isolare nove proteine in quantità eccessivamente
elevate solo nella saliva dei pazienti e altre tre, invece, carenti nella loro
saliva e presenti in quella dei coetanei sani. Tutte le proteine in esame hanno
un ruolo nel sistema immunitario, e risultano in quantità anomale in malattie
gastrointestinali (non a caso molti pazienti autistici hanno anche problemi
gastrointestinali). Pur trattandosi di uno studio su pochi pazienti, i
risultati gettano le basi per nuovi studi su campioni più ampi allo scopo di
verificare questi risultati preliminari.
1 commento:
la ricerca ogni giorno trova qualche pista che talvolta si rivela poco consistente su campioni più estesi di partecipanti, anche questo dato, se dovesse rivelarsi concreto per individuare precocemente l'autismo, ma nella complessità dello spettro autistico ci potrà dire se sarà un autismo a basso o alto funzionamento?
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