Prima ancora di capire come funziona il
mondo attorno a noi, abbiamo bisogno di capire come funzioniamo dentro noi. E´
inutile insegnare come fare tante cose con le mani, prima bisogna insegnare ad
usare le mani. Se so come usare le mie mani, non avrai più bisogno di
insegnarmi a fare le cose perché imparerò da sola. A modo mio però. Lasciami
imparare a modo mio ed io ti dipingerò il mondo, anche se lo farò con la mano
sinistra. Cioè anche se lo farò in modo diverso od opposto al tuo.
Anonima
Immaginate una persona che viva camminando perennemente sull´orlo di un
baratro: il viso è concentrato, i muscoli sono contratti e il corpo è pieno di
ferite. Ogni movimento può indurre a una caduta e ogni caduta implica il
rischio di precipitare per sempre. Il passo appena compiuto non è garanzia per
la riuscita del successivo.
Per me la vita da persona Asperger è questo: un cammino complesso e
faticoso, che richiede ad ogni istante la scelta consapevole di andare avanti.
A chi cammina lontano dal baratro vorrei solo chiedere di imparare ad accettare
e capire la discrasia, la nota dissonante che io, come molti altri, incarniamo
quotidianamente, ammettendo la possibilità che all´interno dei nostri
passi ci possa essere molto di più di quello che appare dall´esterno.
Eunice
Vorrei che chi vede questo messaggio
non lo leggesse provando compassione per chi l´ha scritto come per una persona
affetta da una grave malattia. Perché forse non è chiaro che gli Aspie non sono
malati: immaginatevi dover riservare lo stesso trattamento a coloro che
soffrono del disturbo narcisistico, di gravità ben peggiore ma per ovvie
ragioni meno nominato. Inoltre vorrei far notare che i media spesso e
volentieri confondono l´Asperger con altri disturbi e si divertono ad
attribuirli a serial killer e simili. Non è nemmeno vero che gli aspie siano
tutti onesti o geniali, quindi vorrei anche che non venisse utopizzato.
Rispettateci per quel che siamo, semplicemente. Con pregi e difetti.
Greekpi
Ciao mondo, sono una persona con sindrome di Asperger. Questo vuol dire,
mondo, che abbiamo unità di misura differenti. Quando tu mi vedi a un
metro da te, sappi che potrei essere distante mille chilometri, o essere
vicinissima. Quando tu sollevi un peso e ti sembra una piuma, sappi che
per me potrebbe essere una montagna di piombo e quando tu vacilli sotto il
macigno che ti porti lì sul collo, come Atlante, per me quello potrebbe essere
un petalo di tulipano. Per questo, mondo, una cosa importante ti chiedo: con
me, con le persone Asperger, non dare niente mai per scontato. Con noi
devi per forza metterci la fantasia, mondo, e questo renderà migliore anche te.
Aspirina,
donna, persona con Asperger
Nessun commento:
Posta un commento