Quel bambino è affetto da autismo grave e ha bisogno di
un’assistenza scolastica totale. Non di undici ore come stabilito dalle
autorità scolastiche. Per questo il Tar di Bologna ha accolto il ricorso dei
genitori , ha annullato il provvedimento della Direzione didattica di Pavullo e
obbliga a riformulare una nuova assistenza adeguata alla gravità delle
condizioni di disabilità del minorenne al i là delle difficoltà finanziarie. È
una sentenza che farà discutere in ambito scolastico, quella emessa dal giudici
del tribunale amministrativo contro il Ministero, l’Ufficio Scolastico
regionale, la direzione provinciale di Modena e la Direzione didattica di
Pavullo.
Al centro dell’attenzione un alunno affetto da autismo anomalo
riconosciuto che studia in un plesso di Pavullo. In ottobre gli sono state
assegnate undici ore di sostegno didattico dopo una riunione. Tutti atti che,
scrivono i giudici, hanno assegnato a questa scuola un numero di insegnanti
insufficiente ad assicurare un adeguato sostengo scolastico agli studenti
disabili gravi.
Il punto, rileva il Tar di Bologna, è che il bambino frequenta
la scuola per 24 ore alla settimana ed è invece assistito per 11 ore. In questo
modo viene commessa una violazione della legge con un eccesso di potere,
affermano i giudici, che contrasta con il diritto all’istruzione e alla
integrazione scolastica dei disabili come prevede la legge.
Ecco perché il ricorso appare fondato nella sua richiesta di
annullare i provvedimento che dispongono le undici ore settimanali di
insegnante di sostegno. Il fatto è che questo bambino è affetto da un handicap
grave e i genitori nel ricorso hanno documentato le circostanze che
giustificano un intervento assistenziale permanente e continuativo: è affetto
da autismo atipico che non gli consente di partecipare a nessuna attività
scolastica senza un insegnante che gli tenga desta l’attenzione e lo aiuti a
comprendere ciò che viene insegnato. Undici ore non sono quindi adeguate alle
sue esigenze. L’amministrazione scolastica, concludono i giudici, deve rivedere
in monte delle ore di sostegno: averle diminuite non è affatto giustificato
dalla mancanza di insegnanti o risorse finanziarie.
3 commenti:
se solo ricorrendo continuamente al tar si riesce a far rispettare i diritti dei nostri figli,
siamo in una situazione civile gravemente degenerata che deve essere evidenziata
alle istituzioni tutte in modo concreto ed efficace
Ho pubblicato sul sito, in autismo IN, un mio intervento, che prende spunto da un altro caso che mi è stato segnalato
Mi sembra impossibile che la scuola non riesca ad organizzarsi diversamente per far frequentare la scuola a questo allievo.....sono allibita
Posta un commento