fonte proautismo.org
In una
intervista di qualche anno fa ad Adam Feinstein per la rivista Looking Up, il successore di Eric Schopler a capo della Division TEACCH, Gary
Mesibov, evidenziava le differenze tra l’approccio TEACCH e l’ABA. Alcuni
concetti andrebbero ampliati e puntualizzati, ma mi sembra che la sostanza sia
ben delineata. Traduco due domande con le relative risposte.
Adam
Feinstein: Sarebbe
troppo semplicistico dire che la differenza fondamentale tra il TEAACH e
l’ABA-Lovaas stia nel fatto che l’ABA si basa sul principio che il bambino deve
superare i suoi caratteri autistici e adattarsi al mondo intorno a lui,
mentre il TEACCH fornisce al bambino un ambiente appositamente disegnato per
venire incontro alle caratteristiche di un bambino autistico?
Gary Mesibov: Be’, naturalmente la
situazione è più complessa. Vi sono due modi di guardare ad essa. Penso che tra
i due approcci vi siano due importanti differenze. La prima è filosofica: L’ABA
– Lovaas e il discrete trial training lavorano sulla base
dell’idea che con qualche forma di insegnamento intensivo e sistematico tu puoi
acquisire un modello “normale” o neurotipico. Io penso che l’espressione
“venire incontro” in riferimento a quello che fa il TEACCH potrebbe dare la
falsa impressione che noi non sottoponiamo a insegnamento i bambini con
autismo. Invece, naturalmente noi lo facciamo. Ora, io stesso non sono ben
messo spazialmente e ho la memoria peggiore che mai – e man mano che invecchio
peggiora! Ma queste sono cose in cui i bambini con autismo sono forti,
così noi sperimentiamo e miglioriamo i loro punti di forza e impostiamo uno sviluppo
intorno a qualcuno dei loro interessi per aiutarli a funzionare in un modo per
loro più confortevole. Non è questione di “venir incontro”. La differenza è
quello che insegniamo. L’ABA-Lovaas insegna il modello di sviluppo e
funzionamento più “normale”, mentre noi del TEACCH stiamo tentando di costruire
sulle differenze. Entrambi ricerchiamo sviluppo e progresso, ma le
accentuazioni sono leggermente differenti. L’altra grande differenza tra noi –
e non se ne parla altrettanto frequentemente di quella filosofica – è che il
concetto principale dietro l’ABA e il discrete trial training è
che la spinta principale allo sviluppo e all’apprendimento è il rinforzo. Loro
credono questo, che se qualcosa di positivo segue un comportamento che viene
insegnato molto sistematicamente e precisamente, allora quel comportamento è
destinato a incrementarsi. Mentre io ritengo che il TEAACH viene fuori più
dalla tradizione della Gestalt, che si focalizza sulla significatività e la
comprensione. La mia tesi è che se a qualcuno una cosa appare sensata, se
la capisce, allora essa promuoverà il suo apprendimento più efficacemente.
È una vera
sfida per chiunque – specialmente per una persona con autismo. Se lei mi
oppone al Dr Lovaas o ad un altro dell’ABA e dice: “Vi concedo una possibilità
di lavorare con questo bambino e chi lavorerà più efficacemente vincerà il
confronto”, quello che loro tenteranno e su cui insisteranno sarà di trovare il
rinforzo più potente, mentre io cercherò un concetto per offrire senso al
bambino, per comunicare comprensione. Questa differenza di tecnica è
importante.
Adam Feinstein: Lei trova che alcune delle persone che
si sono allontanate dall’originale approccio UCLA a Lovaas si stiano
avvicinando al suo approccio? Sto pensando specificamente a Lynn e Robert
Koegel, con la loro enfasi sulla motivazione e pivotal response.
Gary Mesibov: Assolutamente. Io guardo al
loro concetto di pivotal response e probabilmente lo
interpreterei in modo differente – ma sono totalmente d’accordo sul fatto che
la nozione di motivazione implica molto maggiormente la comprensione della
persona e la connessione personale con quello che stai insegnando.
Laddove nell’approccio ABA-Lovaas, e discrete trial training,
ognuno impara la stessa cosa. Lynn Koegel ha appena condotto uno studio, di cui
anch’io sarei stato orgoglioso se l’avessi fatto, nel quale ha tentato di
sviluppare interessi e abilità sociali, partendo dagli interessi dei bambini.
Alcune delle estensioni dell’ABA – e i Koegel ne sono un buon esempio – sono
più vicine a quel che facciamo noi che al discrete trial training.
ABA è un termine divertente. Un giorno, mi piacerebbe che fosse stabilito se
l’insegnamento strutturato o il TEACCH siano ABA! Alcune delle persone
che fanno ABA stanno lavorando con priorità che sono prossime a quello che
stiamo facendo noi. Lo fanno in ambiente naturale. Non si focalizzano sul
linguaggio ma sulla comunicazione. Lynn Koegel di recente ha partecipato
ad uno dei nostri convegni, e ha parlato del modo per iniziare la
comunicazione, che è il genere di problemi di cui noi maggiormente ci
occupiamo, perché si tratta di un problema grave nell’autismo. Ma io ritengo
ancora che la distinzione sia tra il rinforzo e la significatività. E tuttavia
– e qui le rivelo un segreto! – se lei viene a vedere il nostro programma
vedrà gente che usa rinforzi. Dopo tutto, i rinforzi funzionano. Vale anche per
noi: ci pagano perché noi lavoriamo, e se non veniamo pagati anche noi
smettiamo di lavorare. Noi non neghiamo questo principio, e quelli dell’ABA
stanno sempre più concentrandosi sugli interessi e sulle cose che sono significative.
Ma c’è ancora una distinzione legittima tra TEACCH e ABA-Lovaas. Noi guardiamo
anzitutto alla significatività, mentre loro guardano anzitutto al rinforzo.
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