fonte quotidianosanita.it
Obiettivo del protocollo d’intesa siglato lo scorso 2 aprile dai ministri dell’Istruzione e della Salute, Giannini e Lorenzin è quello di “rafforzare la collaborazione inter-istituzionale per migliorare, coordinare e agevolare le attività di rispettiva competenza garantendo l’integrazione degli interventi per la tutela e promozione della salute e del benessere psicofisico di bambini, alunni e studenti, nonché per l’inclusione scolastica nei casi di disabilità e disturbi evolutivi specifici e, in particolare, per lo svolgimento delle seguenti attività di interesse comune”.
Tre campi d’azione. Per farlo, Miur e Salute si impegnano a:
a) promuovere l’offerta attiva di iniziative di promozione ed educazione alla salute rivolte a bambini e adolescenti, anche attraverso il coinvolgimento dei servizi e dei professionisti sanitari del territorio e delle famiglie, privilegiando metodologie di “peereducation” e “life skilleducation”;
b) promuovere e sostenere iniziative mirate a garantire la presa in carico globale di bambini, alunni e studenti con disabilità e con disturbi evolutivi specifici, assicurandone l’inclusione scolastica;
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Obiettivo del protocollo d’intesa siglato lo scorso 2 aprile dai ministri dell’Istruzione e della Salute, Giannini e Lorenzin è quello di “rafforzare la collaborazione inter-istituzionale per migliorare, coordinare e agevolare le attività di rispettiva competenza garantendo l’integrazione degli interventi per la tutela e promozione della salute e del benessere psicofisico di bambini, alunni e studenti, nonché per l’inclusione scolastica nei casi di disabilità e disturbi evolutivi specifici e, in particolare, per lo svolgimento delle seguenti attività di interesse comune”.
Tre campi d’azione. Per farlo, Miur e Salute si impegnano a:
a) promuovere l’offerta attiva di iniziative di promozione ed educazione alla salute rivolte a bambini e adolescenti, anche attraverso il coinvolgimento dei servizi e dei professionisti sanitari del territorio e delle famiglie, privilegiando metodologie di “peereducation” e “life skilleducation”;
b) promuovere e sostenere iniziative mirate a garantire la presa in carico globale di bambini, alunni e studenti con disabilità e con disturbi evolutivi specifici, assicurandone l’inclusione scolastica;
c) sostenere il sistema nazionale di
sorveglianza finalizzato a monitorare alcuni aspetti della salute dei bambini e
degli adolescenti riguardo ai principali fattori di rischio comportamentali e
ad alcuni parametri antropometrici e nutrizionali nel rispetto della
regionalizzazione del sistema sanitario e dell’autonomia scolastica.