Il progetto,
realizzato dal Politecnico di Milano nell’ambito del programma di
responsabilità sociale “Polisocial”, consiste in un pupazzo che può muoversi,
vibrare, illuminarsi e “parlare”
Un aiuto personalizzato alle
famiglie di ragazzi e adulti autistici arriva dalla Fondazione Sacra Famiglia,
che ha messo in campo un nuovo servizio territoriale e avvierà a breve
un’innovativa sperimentazione tecnologica. Lo scopo del servizio, chiamato
Counseling per l’autismo ed erogato in alcune Asl lombarde grazie al voucher
regionale, è garantire il miglior adattamento possibile al proprio ambiente di
vita. Non quindi un miglioramento astratto, misurato con standard e tabelle, ma
verificato laddove il giovane o l’adulto vive – scuola, quartiere, oratorio,
realtà associative – e realizzato attraverso interventi individuali e
intensivi.
Tutti coloro che hanno a che fare con la
persona autistica, infatti, sono coinvolti: dai familiari agli insegnanti fino
agli operatori, tutti partecipano all’azione educativa e abilitativa, mentre il
servizio di Counseling fornisce l’orientamento per realizzare al meglio gli
interventi necessari, sia educativi, per l’acquisizione di abilità specifiche
nelle diverse aree di sviluppo (comunicazione, autonomie personali, cognitive e
logico-deduttive), sia rivolti all’abilitazione sociale, cioè all’acquisizione
di quelle capacità di relazione la cui mancanza spesso caratterizza le varie
sindromi dello spettro autistico.
A livello pratico, il servizio prevede
in un primo tempo colloqui psicologici, seguiti da ulteriori valutazioni per
identificare le abilità assenti. Per andare incontro il più possibile alle
esigenze delle famiglie gli orari di apertura del servizio sono flessibili, e
gli operatori rimangono a disposizione ben oltre l’orario di ufficio, come è
nello stile di chi lavora per Sacra Famiglia.
Ma se la relazione interpersonale
è sempre essenziale, anche il contributo della tecnologia, soprattutto se
innovativa, è fondamentale per la riabilitazione di vari tipi di disabilità,
compreso l’autismo. E proprio ai bambini autistici si rivolge il progetto Krog
(Kinect-Robot Interaction for Gaming), realizzato dal Politecnico di Milano nell’ambito
del programma di responsabilità sociale “Polisocial”, il
cui obiettivo è sviluppare attività educativo-terapeutiche per piccoli con
disabilità motorie o cognitive attraverso giochi interattivi e robot
costruiti come allegri pupazzi che possono muoversi, vibrare, illuminarsi e
“parlare”. Essi si propongono come compagni di gioco con i quali i bambini
posso interagire, toccandoli o abbracciandoli, o muovendosi insieme nello
spazio; i contenuti multimediali sullo schermo (immagini, animazioni e suoni)
suggeriscono ai bambini cosa fare e offrono feedback visivi e auditivi durante
l’esecuzione delle “consegne”. Il primo prototipo di questo sistema, con un
insieme iniziale di tre giochi, sarà sperimentato a breve proprio dalla
Fondazione Sacra Famiglia.
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