Questo articolo, pubblicato da una fonte sicuramente autorevole, aiuta a capire meglio la realtà. Ho volutamente grassettato alcune parti.
19 marzo, fonte Avvenire
Interventi
finalizzati a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle
condizioni di vita e l’inserimento nella vita sociale e lavorativa delle
persone con disturbi dello spettro autistico. Sono le misure previste dal
disegno di legge sull’autismo approvato ieri in sede deliberante e
all’unanimità dalla Commissione sanità del Senato.
Nel testo si provvede innanzitutto «all’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, con l’inserimento, per quanto attiene ai disturbi dello spettro autistico, delle prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato, mediante l’impiego di metodi e strumenti basati sulle avanzate evidenze scientifiche disponibili». I centri di riferimento devono «stabilire percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico». Previsti inoltre «l’incentivazione di progetti dedicati alla formazione e al sostegno delle famiglie» che hanno in carico persone con questo disturbo; «la disponibilità sul territorio di strutture semiresidenziali e residenziali accreditate, pubbliche e private, con competenze specifiche in grado di effettuare la presa in carico di soggetti minori, adolescenti e adulti; la promozione di progetti finalizzati all’inserimento lavorativo di soggetti adulti con disturbi dello spettro autistico,che ne valorizzino le capacità».
Ora il
provvedimento va calendarizzato da parte della Camera, ha spiegato il relatore
Lucio Romano, che si è augurato una rapida approvazione. «È un primo passo
importante - ha sottolineato l’altra relatrice Venera Padua -, finalmente si
parla in una norma di una problematica che interessa sempre più bambini e
bambine ». Da adesso, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Vito De
Filippo, «guardando la legge nel più generale impianto dei nuovi Livelli essenziali
di assistenza, le Regioni non avranno più scuse per attuare i servizi
territoriali e sociali». L’esponente di governo, presente alla conferenza
stampa in Senato sullo specifico Ddl, ha anche confermato «il lavoro di
affiancamento del ministero », al fine di «dare a questa legge sull’autismo
l’importanza che merita». L’approvazione di questo disegno di legge, ha
sottolineato il senatore del Pd Raffaele Ranucci, che nel 2013 presentò un
disegno di legge per la cura e la tutela delle persone con questo problema, «è
un’ottima notizia ed un segnale di civiltà importante per tutti noi. La sintesi
raggiunta dopo un lungo e ponderato lavoro in Commissione prelude ad una legge
giusta per tutti i cittadini affetti da autismo e per i loro familiari».Nel testo si provvede innanzitutto «all’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, con l’inserimento, per quanto attiene ai disturbi dello spettro autistico, delle prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato, mediante l’impiego di metodi e strumenti basati sulle avanzate evidenze scientifiche disponibili». I centri di riferimento devono «stabilire percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico». Previsti inoltre «l’incentivazione di progetti dedicati alla formazione e al sostegno delle famiglie» che hanno in carico persone con questo disturbo; «la disponibilità sul territorio di strutture semiresidenziali e residenziali accreditate, pubbliche e private, con competenze specifiche in grado di effettuare la presa in carico di soggetti minori, adolescenti e adulti; la promozione di progetti finalizzati all’inserimento lavorativo di soggetti adulti con disturbi dello spettro autistico,che ne valorizzino le capacità».
Per Maurizio Romani (Gruppo Misto), però «è pronta» solo «la cornice. Adesso bisogna riempirla di contenuti e risorse. Ho votato a favore del testo – ha spiegato – con la speranza che alla Camera si intervenga con le opportune e necessarie integrazioni ». Secondo il vicepresidente della commissione Sanità di Palazzo Madama, infatti, «il ddl, così com’è, contempla solo l’aggiornamento delle linee guida da parte dell’Iss e quello dei Lea da parte del ministero della Salute. Non ci sono gli interventi che avrebbero potuto cambiare la vita di queste persone e delle loro famiglie. A cominciare dal riconoscimento del carattere permanente della patologia e dal tema dell’inclusione scolastica».
3 commenti:
Ciao Gianfranco. ho letto l'articolo di Fabio Brotto che hai pubblicato stamattina sul sito. Lo condivido appieno, non capisco come ci si possa compiacere che palazzo Montecitorio il 2 aprile sarà illuminato di blu. Come sempre è il trionfo dell'ipocrisia e purtroppo non solo quello della politica. Fabrizio
FABRIZIO SONO CON TE, NON VEDO MOTIVO PERCHE' LE ISTITUZIONI FINGANO DI ASSOCIARSI AI NOSTRI DOLORI, QUANDO IN REALTA' CE LI
AUMENTANO PIU' CHE POSSONO.MARIO
E pensate che in queste ore impazzano sulla rete i post (naturalmente soprattutto delle associazioni) che si compiacciono che Montecitorio si illuminerà di blu il 2 aprile... Il trionfo dell'ipocrisia (o del grottesco?),
Ciao Fabrizio, ciao Mario
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