Dietro la disabilità intellettiva e l’autismo c’è
(anche) un difetto in una piccola porzione del Dna che contiene le istruzioni
per la costruzione di una proteina denominata RAB39B.
La proteina è stata
scoperta qualche anno fa da un gruppo di ricercatori del Dulbecco Telethon
Institute e dell’IRCCS Ospedale San Raffaele che ora, in uno studio pubblicato
sulla rivista Nature Communications, illustrano
il meccanismo attraverso cui questa proteina causa i difetti di comunicazione
tra le cellule nervose che danno origine alle due patologie.
Gli studiosi hanno
individuato il meccanismo con cui una proteina – RAB39B –, scoperta qualche
anno fa dallo stesso gruppo, causa un difetto di comunicazione tra le cellule
nervose provocando disabilità intellettiva e autismo.
La disabilità
intellettiva è una malattia pediatrica con un’incidenza variabile nella
popolazione dal 2 al 3%. È caratterizzata da limitazioni nelle funzioni
cognitive, sociali e comunicative come risultato di una mancata comunicazione
delle sinapsi (i contatti tra una cellula nervosa e l’altra) del sistema
nervoso centrale. Oltre a fattori ambientali, la disabilità intellettiva è una delle
caratteristiche cliniche di oltre 750 sindromi genetiche. Le più frequenti
dipendono da difetti in geni localizzati sul cromosoma X umano, chiamate
“disabilità intellettive associate a mutazioni di geni sul cromosoma X” (XLID).
A oggi sono stati identificati 120 geni associati a XLID e la ricerca del loro
ruolo nella DI ha portato a scoprire che la maggior parte di essi sono
coinvolti nel funzionamento delle sinapsi e nel corretto sviluppo delle
funzioni cognitive.
Il gruppo di
ricercatori guidati da Patrizia D’Adamo, responsabile dell’Unità di Genetica
molecolare del ritardo mentale dell’Istituto, già nel 2010 aveva individuato un
nuovo gene, sul cromosoma X, responsabile di disabilità intellettiva. Questo
gene produce la proteina RAB39B, che, se mancante, provoca un’alterazione nella
comunicazione tra le cellule nervose ed è la causa del difetto cognitivo
riscontrato nei pazienti.
Con questo nuovo
lavoro per la prima volta viene fatto un ulteriore passo avanti nella
caratterizzazione del ruolo di RAB39B nella disabilità intellettiva: è stato
identificato il meccanismo attraverso il quale i recettori, coinvolti nella
trasmissione dell’impulso elettrico, vengono modulati attraverso la proteina
RAB39B. È quindi questa importante proteina a “spostare” i recettori dal corpo
del neurone verso le sinapsi per fare in modo che avvenga il passaggio
dell’impulso elettrico.
«L’individuazione
di questo meccanismo è fondamentale per capire dove e come agire per
ripristinare il corretto funzionamento della trasmissione dell’impulso. Il
passo successivo sarà creare un modello di malattia e testare delle molecole in
grado di ristabilire la connessione neuronale», ha detto D’Adamo.
Lo studio è stato
reso possibile grazie alla Fondazione Telethon, alla Jerome Lejeune Foundation
e alla F. Hoffmann La Roche.
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