fonte corriere.it
È questo un tipico esempio di
come una notizia falsa, riguardante potenziali effetti negativi di un vaccino,
possa avere effetti drammatici sulle coperture vaccinali, riducendo in modo
sensibile i vantaggi della somministrazione di massa del vaccino stesso.
Ormai diversi anni fa la
rivista “The Lancet“, una delle più prestigiose pubblicazioni scientifiche
internazionali, ha diffuso i risultati di una ricerca inglese nella quale
veniva dimostrata una apparente correlazione tra somministrazione della
vaccinazione MPR e lo sviluppo di autismo, una malattia psichiatrica
estremamente importante e con poche possibilità di cura totale.
Spaventati da quella
segnalazione i genitori di molti bambini inglesi hanno rifiutato di sottoporre
alla vaccinazione i loro figli, con il risultato che nel Regno Unito la
copertura vaccinale è drammaticamente caduta e, negli anni successivi, il
morbillo, in precedenza divenuto una malattia rara, ha nuovamente fatto la sua
consistente comparsa.
Il problema si è ripetuto in
altre nazioni così che l’effetto della pubblicazione è stato ovunque dannoso
per la vaccinazione e i casi di morbillo sono aumentati in ogni Paese.
Naturalmente, mentre la popolazione non esperta continuava a dibattere il
problema se fosse giusto o meno vaccinare i propri figli, molti ricercatori
hanno nuovamente affrontato il problema sul piano scientifico con numerose
ulteriori ricerche. Fortunatamente, nessuna di queste ha mai messo in evidenza
alcun possibile rapporto tra vaccini e autismo, negando in modo assoluto che
vaccinare i bambini potesse portare a danni psichiatrici di quel tipo. A
rendere ancora più certo che il vaccino MPR fosse privo di qualsiasi rischio di
produrre autismo sono venuti alla luce alcuni fatti che hanno portato a
distruggere il lavoro originario e a far cancellare dall’albo dei medici
inglesi l’autore principale di questo.
Si è, cioè, scoperto che tutti
i dati pubblicati erano falsi e che erano stati volutamente inventati
dall’autore principale dello studio per interessi economici.
In pratica questi, che aveva un
forte interesse in una azienda che produceva un vaccino MMR, aveva
letteralmente inventato i dati pubblicati, includendo tra i malati soggetti
sani e facendo anomale diagnosi di autismo. Il tutto per dimostrare che quel
vaccino era molto pericoloso così da poter poi commercializzare il proprio come
del tutto sicuro. Tutto questo ha notevolmente rassicurato chi i vaccini studia
e somministra ma è stato recepito con relativa lentezza dal grosso pubblico
tanto che ancor oggi i tassi di copertura vaccinale contro il morbillo sono, in
molti Paesi, inferiori all’ottimale e le autorità sanitarie sono obbligate a
fare veri e propri piani nazionali per ottimizzare la vaccinazione.
In Italia, con il recente Piano
Nazionale Morbillo che il Ministero della Salute e le singole regioni hanno
implementato alcuni anni fa si stanno ora raggiungendo livelli di copertura
quasi ovunque vicini a quel 95% che è considerato adeguato a impedire la
circolazione del virus e a la conseguente comparsa di epidemie. Fino all’anno
scorso, tuttavia, la situazione non poteva essere considerata ideale, essendoci
stati, praticamente ogni anno e in regioni diverse, non pochi casi di morbillo.
Quando la situazione sembrava
avviarsi a una soluzione definitiva, è arrivata una recente sentenza di un
tribunale italiano che ha condannato il Ministero della Salute a risarcire una
famiglia che ha un figlio diventato autistico dopo aver ricevuto il vaccino
MMR: la sentenza ha nuovamente riaperto il problema e le polemiche relative.
Purtroppo, la sentenza è quanto
di meno scientifico possibile perché si basa su di una perizia che riporta solo
i dati del famoso studio del “The Lancet” senza tenere conto degli altri
pubblicati in seguito e di tutto quello che era stato dimostrato essere alla
base dello studio stesso. Il collegio dei periti di cui si sono avvalsi i
giudici era, purtroppo, formato da medici senza alcuna cultura specifica che
hanno, evidentemente, tenuto buoni i dati di un lavoro che la stessa rivista
che lo aveva pubblicato ha ritirato e che era basato su una vera e proprio
manovra delinquenziale.
È questa, una volta di più, la
dimostrazione che l’ignoranza non paga e può fare gravi danni. Si può stare
certi che l’Avvocatura dello Stato nel suo ricorso riuscirà a dimostrare
l’infondatezza della sentenza e a ottenete giustizia.
Purtroppo, però, sulla opinione
pubblica rimarrà per un certo tempo qualche dubbio e un vaccino efficace e
sicuro capace di prevenire senza rischio alcuno malattie che possono essere
gravi se non mortali troverà qualche difficoltà ad essere accettato da tutti.
Non si dimentichi, infatti, che il morbillo può dare encefalite in un caso su
1000-2000, polmonite in un 5% e otite in circa il 10% dei casi, che la parotite
dà meningite nel 2-3% dei bambini e che la rosolia congenita è malattia che
comporta la morte del feto o la nascita di soggetti con gravissime
malformazioni. Basterebbe pensare a questi numeri per capire che il vaccino è
una benedizione, non un problema come false notizie possono portare a credere.
1 commento:
Nonostante le continue smentite di correlazione tra vaccini e autismo..il panico serpeggia tra i genitori dei nuovi nati che non vaccinato i bambini esponendoli a gravissimi rischi. La ricerca dice che già a livello embrionale ci sono delle anomalie di sviluppo del cervello che implicano l'autismo.
Recentemente anche su Rai uno nella trasmissione -la vita in diretta- è stato dato spazio al terrorismo sanitario
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