di Liana
Baroni
Quando rimbalzano sui giornali notizie
come quella riguardante ciò che accadde nel 2012 nel Servizio Psichiatrico di
Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo), in cui
un sedicenne con autismo venne ricoverato per cinque mesi con abuso di
mezzi di contenzione, l’angoscia ci attanaglia e ci chiediamo come queste
cose possano succedere.
Eppure l’articolo del «Corriere della Sera» del 21 novembre scorso, a firma di Elvira Serra, riporta che il ragazzo era stato «legato mani e piedi per 17 ore al giorno per una settimana intera», chiuso «a chiave di notte» da solo nella sua stanza, il tutto a «scopo precauzionale».
Lo psichiatra Gavino Maieli, che presta e prestava servizio in quella struttura, ha presentato una denuncia alla Procura di Bergamo, che ha aperto un’inchiesta in cui si ipotizza il reato di abuso di mezzi di correzione su minore.
Eppure l’articolo del «Corriere della Sera» del 21 novembre scorso, a firma di Elvira Serra, riporta che il ragazzo era stato «legato mani e piedi per 17 ore al giorno per una settimana intera», chiuso «a chiave di notte» da solo nella sua stanza, il tutto a «scopo precauzionale».
Lo psichiatra Gavino Maieli, che presta e prestava servizio in quella struttura, ha presentato una denuncia alla Procura di Bergamo, che ha aperto un’inchiesta in cui si ipotizza il reato di abuso di mezzi di correzione su minore.
Nel resoconto ufficiale fornito
dall’Azienda Ospedaliera lombarda sulle contenzioni documentate durante il
2012, emerge che quell’anno vennero legati 34 pazienti per un totale di 3.872
ore: di queste, quasi il 57%, cioè 2.192 ore, furono inferte al
ragazzino autistico, con una media di circa 14 ore al giorno.
[...]
E' possibile leggere l'intero articolo su http://www.gfrvitale.altervista.org/index.php/autismo-in/20-autismo/235-lascia-allibiti-tanta-impreparazione-sull-autismo
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