Molti mi hanno chiesto chi fossero nella realtà i personaggi di Serena (nella foto) ed Elisa (la mamma che ha scritto la poesia) citati nel mio libro. Sono Laura e Tiziana.
Mi perdonerete se mi permetto di salutare Laura e se ripropongo la poesia di Tiziana. Grazie.
Ci avevano detto che era normale
Ci avevano detto che all’inizio era molto difficile
Ci avevano detto che avremmo trovato pace
Ci avevano detto che il ricordo sarebbe stato più dolce.
La nostra disperazione continua e il dolore prende il sopravvento,a volte,
Ma la mancanza , quella…
L’accettazione di quel che accade è ovvia, ma non basta a calmare
e colmare
quel vuoto che resterà tale per sempre.
Siamo inadeguati a reggere l’evento più innaturale che esista:
la morte di
un figlio, che è morire in due rimanendo vivi,
facendolo in mezzo ad altre
persone che soffriranno con noi
solo per un po’ – gli amici, i parenti – oppure
per sempre,
ma in modo diverso.
Penso ai figli sopravvissuti, che si ritrovano senza un fratello
e orfani
di genitori che non saranno mai più quelli di prima.
Anche chi è assolutamente convinto che la vita abbia un senso
ammutolisce
di fronte al dolore di una madre o di un padre,
solo tu Maria Vergine sei lì a
ricordarci che il senso della vita è proprio questo legame indissolubile fra
chi crea e chi viene creato.
In quell’amore assoluto che dà senza chiedere, Serena è per noi madre e
figlia.
Tutto ha un senso se continuiamo il cammino che tu Vergine Santa ci hai
indicato.
E’ così che immagino quel vuoto diventare laboratorio per la nostra anima…
un laboratorio dove gli attrezzi giusti sono proprio quelli ereditati
dall’anima di chi,
come Serena, non c’è più,
ma solo fisicamente.
11 commenti:
Gratitudine infinita.....
La verità è che molti(tra questi io) dobbiamo essere grati a voi. Forza Tiziana
Non conosco Tiziana ma trovo molto belle le sue parole. Fabrizio
Grazie Fabrizio
Condivido il giudizio di Fabrizio. Manuela
Vi ringrazio di cuore
Ciao Tiziana , ho conosciuto te ,Laura abbiamo condiviso molte cose che sono state oggetto di sofferenza tranne perdere un'amore come solo un figlio ti fa sentire , continuo ancora oggi nel rispetto le battaglie per alleviare ciò che a Laura non è stato evitato parlo di comprensione di erogazione di servizi che allora ma come adesso non ci sono , delle tante sofferenze che la tua famiglia le nostre famiglie continuano a vivere , un'angelo non c'e più ma rimane il rispetto e la fortuna di averla conosciuta . Un abbraccio Irene Demelas
Irene, Lo sai la mia vita è andata in frantumi e sto ancora cercando di ricostruire i pezzi , mi dispiace solo che quando tu hai avuto più bisogno io ero l’ombra di me stessa. So che vai avanti nel tuo impegno io ti dico solo : io sono qui.
Sono sicura che Laura veglia su di noi e soprattutto sui suoi amici più cari, soprattutto quelli “DI CANTILENE,E SCHERZI DIVERTENTI”.
Belle le parole scritte da Tiziana mi fa pensare a un cordone ombelicale che non è mai stato mai reciso. Mi ricordo con quanta tenerezza ci ha aspettato a casa sua e ci ha offerto un'ottima pizza per bearsi della compagnia di mio figlio Andrea e se lo coccolava con gli occhi quando faceva i rituali bizzarri che le ricordavano Lauretta. I figli come dicono gli amici napoletani sono pezzi o core e a una separazione tragica e prematura non saremmo mai preparati. Con affetto un abbraccio a Tiziana
Ricambio l'abbraccio a Sonia. Mi ricordo benissimo quella serata, non pensavo che fossero così evidenti i miei sentimenti. Il mancanza di Laura a volte mi toglie il respiro ed allora per prendere aria ho deciso di fare più volontariato dall'altra parte a stretto contatto con i ragazzi.
Ho vissuto una bellissima esperienza che presto vi racconterò . Un abbraccio
allora Tiziana aspettiamo il tuo racconto di un incredibile ferragosto con il tuo contagioso entusiasmo
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