lunedì 25 febbraio 2013

Vergogne


Ricevo e pubblico volentieri
Ciao,
Al compimento della maggiore età mio figlio Cristian, affetto da sindrome di Down, ha provato a inoltrare la richiesta di cittadinanza italiana. Ma è bastato alla Prefettura sapere che Cristian è persona con sindrome di Down per ritenerlo non idoneo a prestare il giuramento di fedeltà alla Repubblica.
Il Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha richiesto una risoluzione del mio caso, ma a tutt’oggi non ho ricevuto notizia di alcuna soluzione ufficiale.
Chiedo che venga risolto il caso di mio figlio e che l’ufficio legislativo del Viminale lavori alla stesura di un disegno di legge che eviti per il futuro il ripetersi di casi simili.
Se è certamente possibile che alcune persone con sindrome di Down, o con altra disabilità intellettiva, non comprendano il senso di quanto devono giurare, è altrettanto vero che tale incapacità non può essere presunta a priori per tutti.
Impedire a Cristian di accedere a tale diritto si traduce in un atto di discriminazione basata sul suo stato di persona con disabilità, violando l’art. 18 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal nostro Paese con la legge n. 18/2009.
Sono la mamma di Cristian, e non posso sopportare che mio figlio pur essendo nato e cresciuto in Italia non sia italiano a livello giuridico, solo perché io sono cittadina colombiana e il padre italiano non lo ha riconosciuto.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Fatto!

Anonimo ha detto...

http://www.lastampa.it/2013/10/09/blogs/obliqua-mente/la-mamma-di-un-autistico-adulto-scrive-a-napolitano-xqCGBI21A30X4UvQ7h8KCL/pagina.html

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