Nei giorni scorsi
l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) è stata
chiamata in Audizione dal Presidente della Commissione Affari Sociali della
Camera, in merito ai cinque Disegni di Legge sul cosiddetto “dopo di
noi”, presentati dai Deputati.
Credo che
l’ANGSA sia l’unica organizzazione in Italia a poter vantare un’“anzianità di
servizio” specifica sull’autismo, tale da poter parlare sull’argomento
sviscerandone tutti gli aspetti, grazie a quel patrimonio di esperienze e di
conoscenze accumulate in tanti anni in cui è stata particolarmente impegnata
nel dare informazione, formazione e cultura sulla materia.
In occasione dell’Audizione abbiamo presentato un documento, dal quale emerge chiaramente la nostra posizione sull’argomento; qui, però, vorrei aggiungere qualche ulteriore considerazione per maggiore chiarezza. [...]
In occasione dell’Audizione abbiamo presentato un documento, dal quale emerge chiaramente la nostra posizione sull’argomento; qui, però, vorrei aggiungere qualche ulteriore considerazione per maggiore chiarezza. [...]
Comincia così
l'articolo di Liana Baroni, presidente nazionale di Angsa, pubblicato su superabile.it
La forte accelerazione che hanno
avuto negli ultimi tempi i temi legati alla condizione di vita degli autistici
adulti e del "dopo di noi" ha perciò portato a due novità sostanziali: 1) una proposta
ufficiale di Angsa e 2) una presa di distanza abbastanza netta da stravaganti
boutade circolanti in rete.
A questo riguardo, nell'articolo
della Baroni, si legge testualmente: "Dobbiamo distinguere
l’azione mediatica dai contenuti che vogliamo e dobbiamo dare
alle nostre realizzazioni; queste ultime devono derivare dal
patrimonio delle esperienze realizzate da noi e da altri Paesi, che l’ANGSA si
preoccupa di diffondere con i mezzi di comunicazione che ci sono dati:
convegni, forum, e soprattutto il «Bollettino
dell’ANGSA», che esce
ininterrottamente dal 1988, sempre all’insegna della serietà e
della qualità dei contributi".
Si tratta ora di vigilare perché
alle parole seguano i fatti, non escludendo a priori che le proposte possano
essere arricchite e migliorate (da qui l'esigenza di mantenere vivo il
dibattito interno all'associazione).
P. S. L'articolo di Liana Baroni si può leggere nella sua interezza cliccando su http://www.superando.it/2014/09/26/langsa-e-il-dopo-di-noi/
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