lunedì 14 luglio 2014

CONSIDERAZIONI DEL DOTTOR FERA SUL PATTO PER LA SALUTE

Ricevo e pubblico volentieri la mail che ho ricevuto dal dottor Francesco Fera. Lo ringrazio per la rinnovata amichevole preziosa collaborazione.

Caro Gianfranco,
dopo la recente firma del Patto per la Salute, di cui hai opportunamente riportato il link in un post precedente, vorrei provare a indicare quelle che a mio parere sono le opportunità offerte dal suddetto provvedimento, che ha l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi delle persone con DGS. 
Sarebbe sicuramente importante, dal mio punto di vista, discuterne all'interno delle associazioni e tra queste e i loro referenti istituzionali, affinché alcune problematiche - che qui espongo sinteticamente - abbiano una concreta risposta.

Penso che vadano approfonditi, in particolare,  i percorsi di lavoro che si possono aprire a partire da:

1. art. 3 - Si richiama il Piano sulla riabilitazione approvato nel 2011 in Conferenza Stato Regioni. Credo che altrettanto debba e possa essere fatto con un Piano per la Salute Mentale, perché con il Patto si ancorino le risorse ad obbiettivi concreti.  

2. art. 4 punto 21 - Contiene un richiamo al Piano Nazionale per la cronicità che deve essere emanato entro dicembre 2014. I bisogni di Salute dei soggetti adulti con DGS sono presi in considerazione in questo Piano? Se si, in quali termini? Se no per quali motivi e quali prospettive alternative? Sempre che si accetti che di cronicità si tratti…

3. art. 6 - Strettamente connesso con il punto precedente, le risorse per l'area socio-sanitaria. Le persone adulte con DGS sono inserite o no in questa area?

4. art. 10 - Verifica e monitoraggio dei LEA: avere contezza dei 3 punti precedenti consente di verificare se il monitoraggio avviene anche relativamente ai bisogni delle persone adulte con DGS. 

Un cordiale saluto


P. S. Allego gli atti che ho testé richiamato, per quanto quello sulle Linee di Indirizzo vi è sicuramente noto. In uno dei file sono evidenziati  i LEA afferenti  alla salute mentale. Tieni conto che le prestazioni dirette a soggetti con DPS  in età evolutiva afferiscono a quelle riportate per  i soggetti  con disabilità fisiche psichiche e sensoriali.



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