David Beckam si è fatto
bendare e ha giocato a pallone con calciatori non vedenti. Per capire cosa vuol
dire. I genitori di bambini con autismo propongono ai consiglieri comunali di
fare altrettanto: trascorrere una giornata con i loro figli. Per capire quali
problemi comporta una malattia pervasiva come l’autismo. E per rendersi conto,
così, del sostegno che occorre e che non viene invece garantito. E’
l’iniziativa “Genitori per un giorno”, lanciata dall’associazione genitori
soggetti autistici (Angsa) di Bologna. Non una provocazione, ci tengono a
precisare, ma un "invito serio", sino ad ora raccolto da Cathy La
Torre, capogruppo Sel in Comune a Bologna, e dal consigliere comunale di
Casalecchio Mattia Baglieri.
L’iniziativa, a cui
aderiscono anche l’associazione DiDiadAstra di Anzola Emilia e l'associazione
Imola contro Autismo, è stata presentata in audizione a Palazzo
d’Accursio. I genitori hanno esposto le loro difficoltà, in ambito
sanitario, sociale e scolastico, dovute alla carenza di personale altamente
specializzato e le loro preoccupazioni per il “dopo di noi”. “E’ difficile per chi ne è al di fuori avere
la consapevolezza di quale sia il vivere quotidiano di questi genitori di figli
speciali, devastati da tale patologia”, spiega
la presidente di Angsa Liana Baroni. “Per l’autismo non esistono medicine
miracolose, ma solo interventi educativi, tempestivi, intensi e con educatori
altamente specializzati”,
insistono i genitori rilevando le difficoltà. In Emilia Romagna c’è un
programma regionale per l’autismo, tuttavia, dicono, a Bologna la situazione è
disomogenea: ci sono due realtà ospedaliere all’avanguardia, ma non appoggiate dai
neuropsichiatri del territorio;
Ridotte le ore ai campi
estivi.
E' con l'estate che le famiglie sono più in difficoltà. "Finita la scuola
per le lunghe vacanze estive arriva puntuale una nuova grana: come organizzare
il tempo libero? Per tutti gli altri, ormai è risaputo, non c'è che l'imbarazzo
della scelta, tra i campi estivi organizzati dal Comune, ai centri sportivi
alle parrocchie. Ma gli autistici in questi contesti non sono accettati -
spiega Marialba Corona, di Angsa - In più il Comune di Bologna quest’anno
purtroppo ha tagliato le ore educative estive: per coloro che hanno figli alle
superiori hanno dato due settimane, e non cinque, solo per metà giornata; per i
ragazzi che vanno alle medie sono state concesse massimo due settimane a
giornata intera; per i piccoli dalle 4 alle 6 settimane".
Le testimonianze. Due mamme bolognesi raccontano la loro
condizione di vita in due lettere presentate ai consiglieri comunali. Scrive una
mamma: “Noi abbiamo dovuto rivedere completamente la nostra vita ed anche il
lavoro è un problema. Quante volte in questi dieci anni mi è capitato di
chiamare in ufficio alla mattina per dire che non riuscivo ad uscire di casa,
perché non potevo lasciare mio figlio...tante volte al punto che i colleghi
pensano che ci marcio su. Inutile dire che non esiste possibilità di carriera,
...recupero il lavoro da completare di sera o di notte o di mattina
prestissimo, sempre se mio figlio dorme o non si sveglia all'alba. E quando non
andrà più a scuola? devo rinunciare al lavoro perché non so più a chi
affidarlo? devo farlo ricoverare e farlo stendere con i medicinali, così se ne
sta buono? a chi affidarlo? neanche ora per scuola trovo educatori pronti, li
devo formare io con specialisti pagati da me e quando si stancano e vanno via,
ricominciamo da capo”.
E racconta un’altra
mamma: “Io mi sono ritrovata a desiderare più volte di avere una figlia non
sana ma con altra disabilità, fisica e non mentale, perché è
dura non riuscire a
comunicare, non sapere cosa le passa per la mente, non riuscire a farle capire
cosa passa per la mia mente e cosa vorrei condividere con lei, affrontare tutti
i disagi nel privato della propria casa o in pubblico. Io sono in pratica schiava
del nostro autismo".
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1 commento:
24 ore basterebbero a far capire che la vita dei nostri genitori è assai usurante...mi piacerebbe sapere chi saranno i politici che si candideranno per questa impresa ...
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