martedì 7 gennaio 2014

AD ALESSANDRIA


"IL SOLE DENTRO", AD ALESSANDRIA UN POLIAMBULATORIO PER RAGAZZI AUTISTICI
Il progetto è nato dall'esperienza di un insegnante di sostegno che un anno fa, con i genitori del ragazzo autistico che assisteva, ha fondato l'associazione. Nel centro diurno si tengono corsi per genitori e si insegna ai bambini come aggirare le difficoltà

ALESSANDRIA - Un poliambulatorio che si occupi di autismo a tutto tondo, dalla diagnosi precoce alla psicopedagogia. Il primo nella provincia di Alessandria. È quanto ha in mente l'associazione "Il sole dentro", che ha appena ottenuto in uso gratuito dal Comune i locali dell'ex asilo nido di via Campi, per trasformarli in un centro diurno che, appena finiti i lavori di ristrutturazione e adattamento, dovrebbe ospitare laboratori e corsi di formazione, oltre a ogni possibile attività clinica relativa alla diagnosi e alla cura delle varie forme di autismo.
A finanziare l'operazione, il Lions club "Alessandria - Marengo", i cui rappresentati, pochi giorni fa, hanno presenziato alla cerimonia che ha sancito ufficialmente la nuova partnership tra pubblica amministrazione e terzo settore, "nel segno di quel principio di sussidiarietà - ha spiegato il sindaco, Maria Rita Rossa - che stiamo cercando di realizzare grazie alle energie delle associazioni di volontariato".

Un'iniziativa, quella del "Il Sole dentro", nata dall'esperienza di un insegnante di sostegno che, nell'autunno del 2012, si è trovato a lavorare con un adolescente autistico dell'istituto professionale "Carboni", di Tortona; sperimentando così una difficoltà di relazione fino a quel momento sconosciuta, ma in realtà tipica negli individui affetti da una patologia che rende molto difficile "decifrare" gli altri, le loro emozioni, le loro intenzioni e il linguaggio di corpi e volti. Proprio i genitori del ragazzo hanno messo a disposizione la struttura che per prima ha ospitato l'associazione: un casale in campagna nella zona di Paderna (Al), dove per tutta la scorsa estate sono stati tenuti corsi per genitori ed aspiranti educatori, oltre a una serie di attività pedagogiche e ricreative per una ventina di ragazzi autistici, che hanno evitato così che "al termine della scuola, come ogni anno, si ritrovassero isolati tra le mura di casa". Oltre a tenerli impegnati e a favorirne la socializzazione, gli educatori dell'associazione hanno cercato di insegnare ai ragazzi alcune strategie per aggirare le difficoltà di relazione; per questo motivo, anche i loro genitori hanno frequentato dei corsi complementari.

L'esperimento è stato un successo, tanto che anche il sindaco ha voluto sostenerlo: "Si tratta di un progetto di nuova concezione - ha spiegato - il cui scopo è favorire l'inclusione, la partecipazione e l'autonomia di queste persone con la sinergia e la collaborazione di esperti qualificati nel settore. Intendiamo operare con criteri nuovi ed innovativi allo sviluppo delle politiche a sostegno delle persone con disabilità, determinando, così, una svolta nella chiave di lettura del diritto alla partecipazione alla vita dei ragazzi autistici e delle loro famiglie".

"L'associazione, al momento, conta circa quaranta soci, quasi tutti genitori di ragazzi con disturbi dello spettro autistico. "Mentre i locali sono in ristrutturazione - fanno sapere dal Lions - ci stiamo occupando di formare una parte del personale che lavorerà nella struttura, oltre a metterci in contatto con alcuni specialisti che si occupano a vario titolo di autismo, che speriamo di portare ad Alessandria. Vorremmo impiantare, tra le altre cose, laboratori di formazione e socializzazione al lavoro. Avendo poi questa nuova sede nel centro di Alessandria, c'è in ballo l'idea di trasformare la struttura di Paterna in una casa famiglia, dove i ragazzi possano essere educati alla vita autonoma. Per quanto riguarda l'attività clinica, uno degli aspetti più importanti resta la diagnosi precoce: è fondamentale, infatti, che questa avvenga in maniera tempestiva, perché in tal modo la patologia può essere trattata fin dall'infanzia, in modo da incidere molto meno sulla psiche e sui rapporti sociali. Su questo che stiamo indirizzando una gran parte delle nostre energie". (ams)

(5 gennaio 2014)

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