giovedì 30 aprile 2015

Autismo. Cosa prevede il protocollo Giannini- Lorenzin. Il testo

fonte quotidianosanita.it

Obiettivo del protocollo d’intesa siglato lo scorso 2 aprile dai ministri dell’Istruzione e della Salute, Giannini Lorenzin è quello di “rafforzare la collaborazione inter-istituzionale per migliorare, coordinare e agevolare le attività di rispettiva competenza garantendo l’integrazione degli interventi per la tutela e promozione della salute e del benessere psicofisico di bambini, alunni e studenti, nonché per l’inclusione scolastica nei casi di disabilità e disturbi evolutivi specifici e, in particolare, per lo svolgimento delle seguenti attività di interesse comune”.

Tre campi d’azione. Per farlo, Miur e Salute si impegnano a:
a) promuovere l’offerta attiva di iniziative di promozione ed educazione alla salute rivolte a bambini e adolescenti, anche attraverso il coinvolgimento dei servizi e dei professionisti sanitari del territorio e delle famiglie, privilegiando metodologie di “peereducation” e “life skilleducation”;
b) promuovere e sostenere iniziative mirate a garantire la presa in carico globale di bambini, alunni e studenti con disabilità e con disturbi evolutivi specifici, assicurandone l’inclusione scolastica;

c) sostenere il sistema nazionale di sorveglianza finalizzato a monitorare alcuni aspetti della salute dei bambini e degli adolescenti riguardo ai principali fattori di rischio comportamentali e ad alcuni parametri antropometrici e nutrizionali nel rispetto della regionalizzazione del sistema sanitario e dell’autonomia scolastica.
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"Cosi' l'atletica può migliorare la vita di chi soffre d'autismo", contributi di L. Moderato e M. Aureli

fonte La Stampa

L'atletica leggera quale strumento per comprendere la percezione della realtà da parte di chi soffre di autismo e chiave di lettura per migliorare la loro quotidianità. In Italia da anni sono stati lanciate diverse iniziative e ora anche in Valle d'Aosta un progetto analogo ha mosso i primi passi.

La collaborazione. 
Nato su iniziativa dell'Associazione valdostana autismo in collaborazione con il comitato regionale Uisp, ha già raccolto l'adesione di oltre 30 tra tecnici sportivi, atleti e personale volontario, che una volta superato il periodo di formazione accompagneranno ragazzi e adulti affetti da sindrome di Kanner in un percorso di 20 lezioni alle prese con le discipline che caratterizzano la regina degli sport: l'atletica leggera. 

«L'autismo non va curato - spiega Lucio Moderato, psicologo e psicoterapeuta a cui è affidata la formazione dei volontari -. La sfida del terzo millennio è quella di cambiare paradigma perché non esiste una cura per questa patologia. Dobbiamo piuttosto evitare che questa malattia si trasformi in una disabilità, e dobbiamo farlo attraverso interventi psicoeducativi strutturati».
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lunedì 27 aprile 2015

NON AUTOSUFFICIENZA, LA REGIONE PIEMONTE RICORRE AL CONSIGLIO DI STATO

fonte superabile.it

Un nuovo colpo di scena, in quella che in Piemonte sta ormai diventando una storia infinita. Dopo due mesi di relativa calma sul fronte delle non-autosufficienze, la Regione ha appena annunciato di essere sul punto di rivolgersi al Consiglio di stato, per ricorrere contro la sentenza con cui, alla fine del gennaio scorso, il Tar ha annullato le delibere regionali 26/2013 e 5/2014. Con le quali la ex giunta Cota (Lega nord) aveva stabilito che le prestazioni domiciliari per disabili e non autosufficienti non andassero più inquadrate nella legge sui Livelli essenziali d'assistenza (lea): la Regione, dunque, non era più tenuta a rimborsare i costi sostenuti per badanti o assistenti domestici dalle famiglie piemontesi; le quali avrebbero dovuto rivolgersi direttamente ai consorzi socio-assistenziali, e dunque ai Comuni. Che dal canto loro lamentavano l'impossibilità a far fronte, data la desolante mancanza di liquidi nelle casse comunali.
Uno stallo che avevano mandato nel panico le famiglie dei non autosufficienti piemontesi, mentre le associazioni continuavano il loro pressing sulla nuova giunta Chiamparino; la quale, dopo aver criticato duramente le disposizioni dell'amministrazione Cota dai banchi dell'opposizione, era diventata di colpo possibilista sull'eventualità di mantenerle in vigore.  Così, a inizio anno, proprio mentre le prime 300 famiglie erano sul punto di perdere i cosiddetti assegni di cura, il Tar aveva accolto il ricorso presentato dal Coordinamento sanità e assistenza (Csa), raggruppamento di associazioni regionali attive sul tema delle non autosufficienze. Con l'annullamento delle delibere, una querelle andata avanti per oltre un anno sembrava giunta a conclusione: finché, durante l'ultima riunione di giunta, gli assessori Antonio Saitta (Sanità) e Augusto Ferrari (Welfare) hanno annunciato il ricorso al consiglio di Stato. Una decisione "tecnica, - dichiarano i due in una nota congiunta -  imposta dal Ministero dell'Economia per poter mantenere la strada dell'uscita dal piano di rientro dal debito sanitario".
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sabato 25 aprile 2015

Un mio commento

Sul sito, al link

http://www.gfrvitale.altervista.org/index.php/autismo-in/20-autismo/423-al-centro-quel-giorno-sono-state-le-persone-con-autismo

ho commentato l'articolo di Stefania Stellino, presidente di Angsa Lazio, pubblicato ieri da Superando

Al link http://www.gfrvitale.altervista.org/index.php/controinformazione è invece possibile le ggere e commentare l'articolo "Non tagliate sui disabili", pubblicato da "L'Espresso"
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Torino: PRESIDIO DAVANTI CONSIGLIO REGIONALE, MARTEDI' 28 APRILE 2015 ORE 8.30

Ricevo e pubblico volentieri, da Irene Demelas (vice presidente di Luce per l'Autismo onlus), questa comunicazione

MARTEDI' 28 APRILE 2015, DALLE ORE 8.30, IN VIA ALFIERI 15, A TORINO

DAVANTI AL CONSIGLIO REGIONALE CI SARA' UN PRESIDIO, PERCHE' LA REGIONE VUOLE NEGARE LE CURE DOMICILIARI ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI E QUINDI ANCHE ALLE PERSONE AUTISTICHE 

E' IMPORTANTE PARTECIPARE! 



P. S. Allego i link di documenti che mi sono stati segnalati, Ringrazio e saluto Irene 

https://www.scribd.com/doc/263041837/2015-04-24-Lett-ISEE-UTIM-2

https://www.scribd.com/doc/263041985/2015-03-16-Risposta-Ferrari-Su-Applicazione-Isee-Piemonte
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giovedì 23 aprile 2015

Gite scolastiche e uscite didattiche: una prova di integrazione

fonte disabili.com

Viaggi d’istruzione: la selezione attenta dei luoghi da visitare e l’applicazione puntuale delle norme di riferimento per scongiurare fenomeni di esclusione
E’ primavera, è tempo di gite scolastiche. Gli alunni aspettano con entusiasmo e fermento, non vedono l’ora che arrivino queste eccezionali occasioni di crescita formativa, culturale e sociale. I docenti lamentano sempre più spesso le condizioni in cui si trovano ad accompagnare gli allievi: senza più alcun riconoscimento economico per le ore di eccedenza, con un carico di responsabilità enorme, esposti al rischio perché non tutelati dalle norme in caso di accidentale sinistro. Eppure ogni anno, nonostante le crescenti perplessità, dimentichi delle loro stesse incertezze, continuano con gioia ad accompagnare gli studenti nella visita alle città d’arte, ai musei o monumenti sparsi ovunque nel nostro meraviglioso Paese o all’estero.
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