Questa è una poesia
di Marisa. La pubblico volentieri e aggiungo che la trovo emotivamente e
umanamente bella. Colgo nelle sue parole sconforto e amarezza, proprio io che
so bene cosa siano questi stati d'animo per averli sempre vissuti , sulla mia pelle, in grande solitudine. Trovo che "Il coraggio di dirsi addio", che chiude la poesia, sia spesso lo
stesso di cui parlano i deboli che non comprendono i loro errori e scappano di
fronte alle responsabilità della vita, attribuendo ad altri colpe che non
sempre hanno.
Naturalmente la mia è
una riflessione oggettiva, non ci sono - e non ci vogliono essere - altri riferimenti ... Spero e mi auguro che Marisa sappia e voglia
uscire dal suo sconforto e, in pari misura, comprendere e sostenere, nei fatti e non a parole, chi
dalla vita ha avuto, ed ha, molto meno di lei. Ciò potrebbe aiutarla a capire
quanto, nonostante tutto, si sia fortunati.
Purtroppo, per quanto mi riguarda, non posso permettermi il lusso di scappare o di dire "addio" al dolore!
Forse...
Abbiamo preso lo stesso treno
viaggiando sempre su due binari diversi
in senso contrario senza mai raggiungerci.
Ci siamo afferrati per mano senza tenerci
ci siamo abbracciati senza stringerci.
Forse...
Abbiamo confuso il sentimento
con il brivido della passione di un
istante,
mescolato sogni, illusioni e
fantasie,
speso parole e carezze illudendo il
cuore
senza mai realizzare un noi.
Forse...
Abbiamo condiviso senza
condividere,
abbiamo creato senza creare.
Abbiamo amato senza saper amare,
siamo stati senza mai
"essere".
Forse...
Abbiamo vissuto senza viverci.
Ci siamo guardati senza trovarci
abbracciando albe diverse mai in
sintonia,
lasciando tramontare il tempo
sull'amore.
Forse... è giusto... aver il coraggio di
dirsi Addio...