martedì 6 marzo 2018

Regole e deontologia nel parlare di sindrome di Down e autismo

fonte torinoggi.it

Report sul corso di formazione per giornalisti svoltosi martedì 27 febbraio al circolo della Stampa di Torino e nel salone d'onore del comune di Cuneo


“Regole e deontologia nel parlare di sindrome di Down e autismo”. È il titolo del corso di formazione per giornalisti organizzato martedì 27 febbraio al circolo della Stampa di Torino e nel salone d'onore del comune di Cuneo.
Ci sono voci che partono dal basso e cercano di infrangere stereotipi e pregiudizi, provando a smuovere certezze e creare nuovi punti di vista. Il lavoro del giornalista non è mai semplice ma quando ci si trova ad affrontare tematiche delicate come il mondo della disabilità è anche peggio. Così a volte per paura, per pregiudizio e per mancanza di tempo si finisce per scivolare nei luoghi comuni tra stereotipi e termini inesatti.
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venerdì 5 gennaio 2018

Disturbi del comportamento e autismo: crescono i contributi alle famiglie

fonte "VeronaSera", 5 Gennaio 2018
Disturbi del comportamento e autismo: crescono i contributi alle famiglie






Disturbi del comportamento e autismo: crescono i contributi alle famiglie

Con recente provvedimento la giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche sociali Manuela Lanzarin, ha assegnato 700mila euro per venire incontro alle famiglie che seguono, per i loro figli, una delle cure con i Metodi Doman, Vojta, Fay, Aba o Perfetti attualmente non offerte dal sistema pubblico. I fondi sono destinati al rimborso parziale delle spese sostenute direttamente dalle famiglie. Nel 2007 erano 300mila euro, aumentati a 500mila e da due anni saliti a 700mila anche per l’apertura a nuovi metodi riabilitativi.
Questi strumenti di riabilitazione, non erogati dal sistema sanitario italiano, sono rivolti anche alle problematiche dell'autismo e delle diagnosi di disturbo pervasivo dello sviluppo e mirano a ridurre i comportamenti problematici e a migliorare la vita dei bambini e dei ragazzi favorendo la socializzazione, la comunicazione ed il linguaggio, le autonomie personali e le abilità cognitive.
La normativa regionale (L.R. n. 6/99 e successive modifiche ed integrazioni) prevede contributi ai cittadini veneti portatori di handicap psicofisici che applicano tali metodi. “Al fine di assicurare la concessione di tale contributo in modo uniforme in tutto il territorio veneto – spiega l’assessore Lanzarin – la Regione con vari provvedimenti ha definito i requisiti e le modalità per la presentazione delle richieste di rimborso delle spese sostenute per l’attuazione di queste metodiche riabilitative”. Nel 2017 sono state 350 le famiglie che hanno avuto accesso ai fondi, la maggior parte dei quali utilizzati per il metodo ABA (Applied Behaviour Analysis).
“Questo provvedimento – conclude l’assessore – conferma la maggiore attenzione maturata dalla Regione verso le famiglie con figli che soffrono di disturbi del comportamento e di forme di autismo, riattivando i tavoli di confronto con i rappresentanti delle famiglie, i tavoli tecnici anche finalizzati alla rivisitazione delle linee guida e creando, con un altro recente provvedimento, due centri di riferimento per l’autismo: uno a Verona presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata/UO Neuropsichiatria Infantile, specializzato nella diagnosi precoce, gli accertamenti eziologici e medici e l’intervento abilitativo precoce dell’età evolutiva, e l’altro a Treviso presso l’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana/UO Neuropsichiatria Infantile, che si occuperà dell’intervento abilitativo in adolescenti e giovani adulti”.


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domenica 12 novembre 2017

Collegno, gli animali per aiutare i bimbi autistici: il nuovo progetto dell'ASL

Il 9 novembre 2017 a Collegno, è stato presentato il programma di “Intervento di Terapia Assistita” con il cane, rivolto ai primi 8 bambini che presentano disturbi dello spettro autistico (DSA); si tratta di un’iniziativa che si inserisce in un contesto più ampio, di attenzione da parte della Regione Piemonte ed in particolare nell’ASL TO3, verso questa particolare fragilità. L’incontro è stato dedicato alle famiglie dei bambini coinvolti nella prima fase del progetto, al fine di condividere tempi e modalità di sviluppo del medesimo, analizzando il potenziale che la relazione con il cane può rivestire nei percorsi di terapia.
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domenica 18 dicembre 2016

Cuneo: ripartono gli incontri in-formativi sui disturbi dello spettro autistico

17 Dicembre Fonte "TargatoCN" 

Dopo il successo delle due precedenti edizioni del corso “Strategie di intervento per l’autismo” l’associazione di volontariato “Noi con voi per continuare a vivere” di Caraglio, in collaborazione con l’associazione torinese “Autismo & Società” organizzano le nuove date del 2017. 

Obiettivo della terza edizione sarà offrire un approfondimento sui disturbi dello spettro autistico, finalizzato all’acquisizione di strumenti e tecniche di trattamento utilizzabili nei diversi contesti e fasi di vita. Il corso si rivolge a: operatori educativi, sociali, sanitari, docenti di ogni ordine e grado e familiari.
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L'autismo in eta' adulta Progetto pilota a Cuorgne'

16 Dicembre, fonte "La Sentinella del Canavese" 

Primo a livello territoriale prevede corsi specifici per gli operatori da febbraio. Diagnosi, gestione dei comportamenti, analisi sui temi di affettività e sessualità. 

Atlantide, come la mitologica isola che fu sommersa dal mare, in una sorta di parallelo con la condizione dell’autismo nell’età adulta, un aspetto di questa patologia in costante crescita (1 nato su 68 rientra nello spettro dell’autismo ed 1 su 100 nell’autismo più tipico) ancora invisibile, sconosciuto. Non poteva che partire da Cuorgnè, cittadina che con l’impegno portato avanti dall’associazione Una casa per gli amici di Francesco che nel 2006 è sfociato nella nascita del Centro educativo per minori Casa regina Elena, Una carezza per Carla, è diventata un centro all’avanguardia nell’attenzione all’autismo, un importante progetto, denominato, appunto, Atlantide, finalizzato all’organizzazione di un corso dedicato all’autismo in età adulta, il primo realizzato sul territorio in un ambito affrontato molto raramente anche a livello nazionale. La maggior parte degli autistici adulti conosce, infatti, come unico trattamento la terapia farmacologica affiancata, nella migliore delle ipotesi, ad attività di tipo ricreativo.
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