giovedì 10 novembre 2016

Bambini autistici senza "sostegno"

8 Novembre, fonte "Il Tirreno"

A distanza di due mesi dall’inizio dell’anno scolastico ci sono ancora mamme che danno battaglia per ottenere un insegnante di sostegno. Tra queste c’è Chiara, aderente al gruppo delle Iron, ma soprattutto genitore informato e realista rispetto ai bisogni del figlio, autistico, che frequenta la scuola di via Mazzini, a Grosseto.
È una storia, quella di Chiara, che Il Tirreno segue fin dal primo giorno di scuola, quando già apparve evidente che le nomine degli insegnanti di sostegno avrebbero subito dei rallentamenti. In quei giorni, a metà settembre, l’associazione Iron Mamme, le mamme di bambini e adolescenti con diagnosi di disturbi dello spettro autistico, denunciavano diverse situazioni di oggettiva difficoltà. Alcune di queste si sono nel frattempo sbloccate, altre no.

«Già nel 2015 - racconta Chiara - per la mancanza dell’insegnante di sostegno mio figlio aveva iniziato la scuola a ottobre, quindici giorni dopo gli altri. Quest’anno è andato in classe a metà settembre solo perché la maestra è veramente in gamba e le prime settimane ha deciso di fare da sola. Poi è arrivata una supplente di sostegno, che non sappiamo, però, ad oggi, quanto potrà restare». «Il 16 settembre - prosegue Chiara - ho chiesto al dirigente e all’ufficio scolastico provinciale di Grosseto di avere accesso agli atti, per capire chi, come e quando è stato chiesto l’insegnante di sostegno per mio figlio; inoltre vorrei conoscere la ragione per la quale la nomina, di fatto, non è mai avvenuta. Ancora non sono riuscita ad avere risposte e oggi (ieri - ndr), dopo aver atteso oltre un’ora senza un motivo, la richiesta mi è stata rifiutata. Sono arrabbiata e mi sono rivolta anche ai carabinieri.
Qui non comprendono cosa vuol dire avere un’insegnante di riferimento per un bambino autistico, quanto sia importante la continuità, o anche soltanto concordare i programmi con il centro autismo, facendo il punto periodicamente dei progressi compiuti. Sono considerazioni che purtroppo sfuggono a chi amministra la scuola...».


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