mercoledì 26 novembre 2014

Quando e' lo Stato a calpestare i diritti

Questo articolo è stato scritto da Roberto Saviano e può essere letto integralmente alla pagina http://www.gfrvitale.altervista.org/index.php/autismo-in/20-autismo/236-quando-e-lo-stato-a-calpestare-i-diritti
Il titolo dice tutto ma immagino che per le "amanti della vigna", fedeli solo a quello che dicono tre persone al mondo, tutto questo non basti... Hanno imparato a memoria la parola "diritti esigibili" e non importa se non ne comprendono nemmeno il significato. Guai a chi avanza qualche dubbio.  La ripetono ovunque perché è bella: al mercato, per strada, con gli amici, persino mentre dormono...
In fondo, penseranno, chi è Saviano? Mica uno dei tre!

L'espresso, Roberto Saviano

A Napoli per seicento studenti disabili la scuola non è ancora iniziata. Perché la provincia ha tagliato i fondi. Ma come si può pretendere che i cittadini rispettino le regole se le istituzioni sono le prime a violarle? 

E poi arriva la filosofia del rifiuto, quel "Preferire sempre di no" di Ennio Flaiano, utile provocazione, tanto più motivata quanto più ti accorgi che le parole che dici e quelle che ometti, consapevolmente o meno, hanno un peso specifico che sfugge al tuo controllo.
[...]

.... ritengo più utile scrivere di come per seicento studenti disabili a Napoli la scuola non sia ancora iniziata. La provincia ha interrotto l'erogazione dei fondi necessari e la situazione nel resto d'Italia non è migliore. Tagli ai fondi per i non autosufficienti sono previsti in tutte le regioni, quindi non stupiamoci se in tutta Italia sono quasi centomila i ragazzi che non hanno insegnanti di sostegno.

FERMIAMOCI A RIFLETTERE su cosa comporta una situazione del genere. Lo Stato non è un'entità astratta, ma è l'insieme di norme che regolano la vita della comunità e coincide con la comunità stessa. Lo Stato è regole, amministratori e cittadini. Quindi se le disabilità non sono affrontate responsabilmente dallo Stato, come possiamo immaginare che la società possa considerare normali situazioni che sono di fatto ghettizzate dalle politiche nazionali? I casi di classi che si svuotano in presenza di alunni con handicap (o extracomunitari) sono realtà tangibili, è assurdo negarli. D'altra parte, come è possibile pretendere dal cittadino una consapevolezza maggiore rispetto a coloro che dovrebbero aver fatta propria quella consapevolezza? Come possiamo pretendere che ci sia rispetto quando i diritti civili sono calpestati e negati ogni giorno? 

1 commento:

Unknown ha detto...

I diritti esigibili sono proclami proprio perché gridati e sventolati ai quattro venti.
Per questo si avverte tutta la contraddizione e la fragilità di un diritto non applicato.
Considero che le famiglie che si trovano ai margini del diritto come le nostre si accorgono subito dalla diagnosi in poi che il loro percorso si fa arduo e intricato un vero ginepraio. Tanto che questo abbandono si avverte nel tam tam delle informazioni raffazzonate, nella burocrazia che ti richiede visite su visite per confermare la disabilità e su percorsi INPS davvero tortuosi per redditi permanenza di requisiti di invalidità. Ora questa notizia riportata da Saviano che 600 disabili a Napoli non hanno ancora cominciato la scuola per il taglio di fondi rende palese che il diritto delle persone con disabilità è un optional, a seconda delle risorse disponibili. Un diritto in base alle risorse e non un diritto “esigibile”!!!!!

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