mercoledì 27 agosto 2014

IL "DOPO DI NOI", visto da me

Il 25 agosto, sulla Home Page di superabile.it è stato pubblicato un mio intervento sulla questione del "dopo di noi". Il link è il seguente:
http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Politiche_e_Buoni_Esempi/Il_Punto/info-386478562.html

Su www.gfrvitale.altervista.org è anche disponibile la versione integrale dell'articolo che, spero davvero, possa - con altri - risultare interessante e soprattutto utile.

Ringrazio dalle colonne di questo blog la redazione di superabile.it per l'amichevole ospitalità riservata al post. 


P. S. Ho saputo pochi minuti fa che anche superando.it ha pubblicato il mio articolo. Aggiorno allora, volentieri, la prima parte di questo post che avevo scritto qualche ora prima per ringraziare la redazione e in particolare Stefano Borgato per le parole di apprezzamento che mi ha scritto via mail.
Il link è http://www.superando.it/2014/08/27/dopo-di-noi-costruire-il-futuro-conoscendo-il-presente/

P.S. Ulteriore aggiornamento. Anche su www.portale-autismo.it è visualizzabile l'articolo che ho scritto. Ringrazio la redazione per l'amichevole ospitalità.



Da questo blog e/o dal mio sito invito alla massima diffusione e condivisione. Ringrazio tutti anticipatamente

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravissimo. non aggiungo nulla perché sarebbe superfluo.
Marco

Unknown ha detto...

Come sempre è un piacere leggere quello che scrivi con la tua analisi lucida e disincantata.
Vero quello che scrivi che se i Servizi proposti avessero la partecipazione delle Associazioni, assumerebbero un'organizzazione diversa.
Mi sembra però che le offerte di Servizi per la Disabilità non abbiano l'umiltà di considerare l'utente il primo anello della loro esistenza ma spesso siano organizzate in funzione delle esigenze strutturali interne. Vi è un trattamento verso i familiari di ingerenza e sudditanza, atteggiamento che spesso umilia e ridimensiona le richieste del congiunto che viene etichettato come ansioso e pretenzioso. Non oso immaginare quale sia l'atteggiamento verso quei familiari ormai sconfitti dalle continue emarginazione che non osano neanche più chiedere qualcosa convinti che quanto offerto a loro sia un beneficio privilegiato.
In politica c'è un continuo ritornello sulla valorizzazione della famiglia per cui si incentiva il fatto della permanenza in famiglia delle persone con disabilità con la conseguenza che pure la famiglia sarà ulteriormente svantaggiata perché obbligata ad una assistenza continua al familiare. Ricordiamoci che qui non stiamo parlando di persone anziane ma di giovani pieni di prorompente energia e di genitori con un vissuto piuttosto logorante.
Non entro in merito ai trattamenti che dovrebbero aderire ad altro inchiostro steso nella Conferenza Unificata Stato regioni www.statoregioni.it/Documenti/DOC_038443_132%20CU%20(P.%205%20BIS%20ODG).pdf
Ci vuole un cambio di atteggiamento sullo stato di diritto della persona con disabilità, con informazione e offerta dei servizi dovuta alle famiglia dalla culla alla tomba.

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