martedì 22 ottobre 2013

DALLA SALA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE

Dalle colonne di questo blog ringrazio di cuore tutte le persone che hanno reso possibile l'iniziativa che si è tenuta nel Consiglio Regionale del Piemonte, in coincidenza della presentazione del mio libro, dai consiglieri regionali Artesio e Boeti, a Liana Baroni e Maurizio Arduino, a tutti gli altri relatori che mi hanno affiancato (ho molto apprezzato l'intervento di Arianna Porzi, presidente di Angsa Torino), al pubblico in sala accorso in modo così numeroso e partecipe.
Davvero grazie a tutti e appuntamento al 15 novembre quando ci sarà una nuova iniziativa a cura della Provincia e del comune di Torino.




















13 commenti:

Anonimo ha detto...

E' stata una bellissima emozione. Silvia

Unknown ha detto...

Si emozionante ! un vero peccato non esserci presentati, potremo fare un incontro tra noi che ne dite??

Anonimo ha detto...

Spero di conoscerti Tiziana, ho letto la bellissima poesia che hai scritto a tua figlia. Io sto fuori Torino e devo fare tutto di corsa. Ieri sera sono schizzata immediatamente via e di corsa a Porta Susa. Silvia

Anonimo ha detto...

Caro Gianfranco, ho trovato la serata molto interessante.
Il tuo intervento e' stato incisivo, chiaro e molto semplice da seguire, cosa non sempre comune in trattazioni del genere. In verità ho trovato interessanti anche gli altri interventi. In particolare mi ha destato interesse quello del Responsabile dei Servizi dell'Asl di Torino 2, ma non perché esprimesse concetti rilevanti o disamine approfondite ma perché mi ha ricordato il modo di parlare dei politici, la loro lontananza dalla realtà, lo scaricare continuamente le colpe per le inadempienze e le inadeguatezze sugli altri.....insomma: il lato oscuro.
Sono veramente contenta che tu abbia potuto presentare il tuo libro in più occasioni e davanti a diverse platee poiché il tuo lavoro merita tutta l'attenzione possibile ed è un bene se l'argomento e tutte le implicazione che ne derivano, raggiunge il maggior numero di persone e le loro coscienze.
Un abbraccio
Marizia

Unknown ha detto...

Certo , la conosco bene la vita di corsa di una mamma o di un papà , conosco anche bene la sensazione di aver rubato tempo al proprio bambino, ecco perchè le nostre famiglie andrebbero aiutate di più!!!
Ti abbraccio

Unknown ha detto...

Beh dire che è andata bene potrebbe sembrare di parte, ma dai riscontri direi proprio che è così. Ripeterai il successo anche davanti alla platea del prossimo incontro in provincia.
Marisa

Anonimo ha detto...

E' sempre poco rinnovarti l'ammirazione che al tuo intervento si è generata. Il coinvolgimento delle personalità' che ieri hanno manifestato la loro sensibilità' su un problema così profondo e radicato, mi ha fatto capire quanto amore ed energie stai mettendo in campo per smuovere quella indifferenza che le nostre istituzioni hanno avuto e continuano ad avere nei confronti di problematiche così pressanti e sempre crescenti . Sapessi quanto è grande la presenza di ragazzini, con svariatissime problematiche che sto scoprendo in questa mia nuova realtà' scolastica! La carenza di fondi fa sì che l'isolamento e l'emarginazione prenda il sopravvento. Proprio oggi, parlavo con alcune colleghe dell'incontro di ieri. Alla notizia di una replica hanno espresso il piacere di esserci. Tienimi informato.
Franchino

Anonimo ha detto...

Ieri sei stato molto bravo, il problema è veramente serio, e speriamo che chi deve intendere abbia recepito. Grazie Gianfranco, lo spero con tutto il cuore.

Marita (una nonna)

Unknown ha detto...

complimenti per il successo dell'iniziativa....una sala bella gremita speriamo che i politici non facciano la politica dello struzzo e affrontino nella programmazione socio sanitaria una organizzazione adeguata per i nostri figli

Anonimo ha detto...

Sono contento, nonostante alcune difficoltà impreviste, di essere riuscito ad esserci. Quanto al dibattito, a parte 2 interventi, gli altri mi sono sembrati davvero utili.
Quanto a te, nel corso del tuo intervento mi veniva da farti un rimprovero alla fine della tua "lectio magistralis" ma ti sei salvato in corner dedicando 1 minuto al tuo libro.
Lo so che non ami una letteratura ma non si legge (e si scrive) un libro solo per raccontare una verità storica o di cronaca ma per quel qualcosa che ti rappresenta la vita, anche quando racconta storie vere. In questo senso ti (anch'io) abbiamo fatto un torto: non abbiamo detto che é un libro che ci ha appassionato perché indirettamente parlava di noi, delle nostre miserie e sogni, della difficoltà a relazionarci non gli atri, della malattia e della bellezza. Mi rimprovero di non aver offerto questa testimonianza.
Giudizio condiviso dal consigliere regionale Boeti che ha con misura gestito il dibattito.

Giovanni Demarco

Anonimo ha detto...

Caro Gianfranco, ti ho trovato molto bravo e preparato. Hai una bella esposizione, più che comprensibile. Mi sarebbe piaciuto avere qualche tempo in più per una riflessione. Ma può darsi che si presenti qualche altra occasione. Vedi che si torna spesso al tema che un figlio non appartiene alla famiglia, ma è un cittadino. Quella partenza aiuterebbe anche in quel campo specifico. Grazie del tuo contributo efficace. Spero che ci siano provvedimenti adeguati. Un abbraccio

Don Piero Gallo

Anonimo ha detto...

Grazie a te per tutto quello che hai fatto, fai e farai per le persone autistiche e i loro familiari.
Nonostante tutto mi sembra che, da quello che ricordo della presentazione del libro precedente, qualche piccolo passo in avanti sia stato fatto...

Maria Laruffa

Anonimo ha detto...

Sono contenta della buona riuscita della presentazione: molto bravi quasi tutti i relatori, alcuni più tecnici, altri più coinvolgenti, ma tutti abili nel fornire spunti di riflessione.
Sono d'accordo con Giovanni de Marco nell'evidenziare la riluttanza di Gianfranco nel parlare del proprio libro: non solo un approccio verghiano a scomparire dietro la propria opera, c'è stata la scelta di lasciare il libro in secondo piano rispetto alle tematiche.
Ma la letteratura è molto di più che una denuncia: offre a tutti l'opportunità di riconoscersi in un percorso esistenziale e questo libro, veramente rappresentativo è riuscito a essere letteratura.
Adelaide Gallo

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