domenica 21 luglio 2013

AUTISMO: PARLIAMONE FUORI DAI SALOTTI

E' possibile visualizzare, nel video di youtube, l'incontro dibattito che c'è stato il 17 luglio ai Giardini Reali di Torino, intorno al mio libro "Mio figlio è autistico". Un incontro (per fortuna) informale, "tra amici", che si è tenuto non solo (con mia grande sorpresa) alla presenza di importanti figure istituzionali della città e della regione, ma soprattutto in mezzo a tante persone che non conoscevo e che poi si sono fermate per chiedermi approfondimenti e (possibile?) sostegno alla loro condizione di familiari di soggetti autistici. Ricordo, ma farlo non mi addolora, l'assenza di Angsa, con l'eccezione (a titolo personale) di Tiziana Volpi.

Youtube non è lo spazio mediatico che garantiscono televisioni nazionali, giornali, bollettini vari, sponsorizzazioni a tutto andare: ciò che è stato abbondantemente garantito ad altri eventi... Nè io ho la presunzione di pormi allo stesso livello di personaggi ben più autorevoli e prestigiosi. Conscio della mia modestia spero, tuttavia, di aver dato, e di continuare a dare, un piccolo contributo - soprattutto in termini di esperienza personale - alla conoscenza di un tema, quello della residenzialità adulti - spesso solo "immaginato" anche da quelli che si chiamano addetti ai lavori.


 

5 commenti:

Unknown ha detto...

Facciamolo girare!

Anonimo ha detto...

Cosa colpisce di questo video? La scarsa focalizzazione dell'autore su se stesso, a partire dalla domanda iniziale lasciata subito cadere perché ciò che conta non è chi ha scritto il libro, né le proprie vicende o le caratteristiche formali e contenutistiche del testo stesso. L'unica cosa essenziale è il MESSAGGIO: la denuncia di una situazione di inadeguatezza e l'appello affinché si possa modificare e migliorare la condizione di vita degli autistici adulti. Tutto il resto scompare, rimane sullo sfondo non conta, solo il MESSAGGIO è il vero protagonista. Quanti autori fanno così?
Adelaide

Anonimo ha detto...

Finalmente le cose vengono chiamate con il loro nome. Penosa l'assenza di Angsa. Manuela

Anonimo ha detto...

Bravo Gianfranco. Il contesto non favoriva l'approfondimento di alcuni argomenti ma sei riuscito lo stesso a lanciare degli input. Manuela ha ragione, l'assenza di Angsa é penosa e deve farci riflettere.
Alla prossima: Fabrizio

Unknown ha detto...

Cara Gianfranco,
una denuncia doverosa della condizione dell'autismo nell'età adulta.
Credo che le associazioni possono patrocinare le persone con autismo, magari potessero avere il potere di cambiare l'organizzazione dei Servizi.Purtroppo il fatto che i nostri figli abbiano bisogni speciali e non ci sia la formazione e l'organizzazione degli operatori che possa veicolare il loro inserimento sociale.
La prima cosa da chiedere è la formazione e l'etica, tutto il resto da questo presupposto non può che migliorare.

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