venerdì 5 luglio 2013

IL "NUOVO" CHE... ARRETRA

La lettera aperta che segue è in risposta a una mia amica, socia come me di Angsa. E' interessante perché spiega alcune "contraddizioni" e risponde a molte persone che mi hanno chiesto informazioni circa "Mio figlio è autistico".


Cara Viola,
mi è stato inoltrata  una tua mail in cui segnalavi  la presenza a Torino, giovedì 4 luglio, dell’autore di un libro “bellissimo”, una persona che (cito testualmente le tue parole) “conosce bene la mente autistica” (mah!). Ho qualche dubbio su questa tua seconda affermazione per la semplice ragione che non credo esistano (purtroppo) al mondo persone con questa capacità... Andiamo però avanti...
Poco più tardi la segreteria di Angsa Piemonte, sezione Torino Onlus, forse raccogliendo il tuo invito a diffondere e promuovere l’iniziativa, ha inviato ai suoi soci, me compreso, cito ancora una volta testualmente, “un’importante comunicazione di un evento sicuramente interessante” (lo stesso al quale tu facevi riferimento: la presentazione, l'ennesima, dello stesso libro e dello stesso autore).

Scrivo questa nota a evento finito per evitare strumentalizzazioni a cui non sono interessato. Comincio col dirti che condivido appieno il giudizio che hai dato sul libro e sulla persona che lo ha scritto: molti, nelle scorse settimane, si erano spesi in modo altrettanto lusinghiero, impegnandosi in primissima persona in un martellante battage promozionale che personalmente fatico a ricordare per altre occasioni (sarà per la visibilità che questa volta era garantita agli sponsor?). 
Mi permetto solo, e lo faccio in punta di piedi e con grande umiltà, di segnalarti che un libro, il mio, uscito pressoché in contemporanea, è stato (anzi è) clamorosamente silenziato dalla stessa associazione che invia ai suoi soci “comunicazioni di eventi sicuramente interessanti” (peccato che gli eventi interessanti stiano diventando solo questi: i nostri figli probabilmente si aspetterebbero e meriterebbero di più).
Come certo sai, Viola, anch'io non scrivo romanzi ma storie vere. Nel caso di “Mio figlio è autistico” (ignoro se tu lo abbia letto, ma non te lo raccomando più di tanto) racconto di esperienze di autistici adulti e di residenzialità: un viaggio all'inferno utile, a detta di molti, per capire le condizioni difficili (uso un eufemismo) in cui vivono persone che sono dimenticate soprattutto da chi dovrebbe tutelarne il rispetto e la dignità.
E’ imbarazzante che chi di autismo sostiene di occuparsi (?) non abbia speso una sola parola per promuovere un tema (non un autore) "misteriosamente" accantonato da un dibattito interno peraltro (e insieme a tanti altri) mai avviato.

Io penso, e vorrei essere smentito da chi non è d'accordo, che tutti coloro i quali hanno qualcosa da dire a proposito di questo dramma chiamato "autismo" dovrebbero avere le stesse opportunità di farlo: presentare un libro, avviare un ragionamento, proporre e richiedere spiegazioni e soluzioni. Più nello specifico capisci che  non discuto affatto il diritto di promuovere/apprezzare un libro (ci mancherebbe altro...), ciò che invece mi sento autorizzato a mettere in discussione (in forte discussione) è il fatto che neanche si informi, come dire?, dell’esistenza di altri libri presenti sul mercato con spunti e contenuti - tra loro - anche assai diversi ma ugualmente rispettabili e interessanti.
L’impressione, largamente condivisa credimi, è di essere di fronte a una discutibile censura (mi rendo conto che nessuno la chiamerebbe con un termine così drastico ma io conservo l'antica abitudine di chiamare le cose con il loro nome) messa in atto da quelle stesse oligarchie responsabili, tra l'altro, del crollo di iscritti, della disaffezione dei soci, della delega piena e assoluta che ha soppiantato la partecipazione.

Anche il “nuovo” su cui personalmente avevo investito appare ostaggio di casematte che non rinunciano a liberare il posto occupato saldamente da anni. Un cambiamento di facciata, si direbbe, in cui non si colgono segnali apprezzabili di discontinuità rispetto a politiche fallimentari che hanno segnato la vita dei nostri figli. Insomma: il nuovo che arretra...
Cosa si aspetta, mi chiedo e chiedo a chi ci legge, ad imporre, al limite ventilando la minaccia di dimissioni, un confronto immediato, per esempio attraverso l'organizzazione di un convegno o comunque una discussione per la prima volta plurale, sul tema degli autistici adulti? Cos'altro deve avvenire prima che i nostri figli siano ancor più calpestati nella loro dignità e nei loro diritti?  Perché si resta ostaggio di un leaderismo senza presente prima ancora che senza futuro?

Non una parola, Viola, è arrivata sul mio libro e sulle ragioni che mi hanno indotto a questo ennesimo impegno. Consentimi almeno di informarti, allora, su quella che - in proposito - è la situazione attuale: a luglio sono previste le prime iniziative pubbliche, altre sono in cantiere a settembre. A ottobre (il 5 e il 12) parteciperò a due convegni a Bologna e a Bassano del Grappa, dove sono stato invitato grazie alla sensibilità di Liana Baroni e Sonia Zen. Altre iniziative spero maturino nelle settimane e nei mesi successivi perché il mio unico obiettivo, lo ripeto a te come ho già  fatto con altri/e in svariate occasioni, non è vendere libri (ti ricordo che i diritti d’autore sono interamente devoluti in beneficenza a una sezione Angsa) bensì idee, e soprattutto strappare impegni precisi a quelle stesse "mitiche"  istituzioni alle quali spesso, intorno a fantomatici tavoli, si descrivono in astratto situazioni che si conoscono solo per sentito dire stante l'assoluta mancanza di verifiche dirette. A rendere credibile la presenza sul territorio non bastano certo le firme raccolte in occasione di qualche petizione né le due passeggiate all'anno sotto la sede di qualche palazzo istituzionale, magari nella speranza di confondersi con chi veramente ogni giorno profonde impegno e passione...

Porterò avanti il mio impegno con l'aiuto di pochi, senza il supporto di una grande casa editrice come Mondadori, senza una campagna mediatica che tanti, nell'ultimo caso, hanno definito “esagerata e imbarazzante”; senza poter contare sulla presenza al mio fianco di autorevoli dirigenti nazionali di Angsa; senza la splendida cornice del cortile d’onore di Palazzo Reale a Torino o di altre pregevoli strutture sparse in tutta Italia; senza opportunità come quelle offerte dal Salone del Libro; senza il conforto di recensioni  a getto continuo su quotidiani e riviste; senza apparizioni televisive; senza appelli all'evento “straordinario” dei quali Autore e Casa Editrice probabilmente (sicuramente?) potrebbero fare a meno stante la potenza mediatica di cui dispongono

Insomma ci metterò solo la mia faccia, Viola. Perché, quando l'obiettivo è rivendicare i diritti di chi è indifeso, tutto questo basta e avanza.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Post magnifico, come sempre. Scrivi ogni giorno, ti prego. Claudia, mamma di Giuseppe

Anonimo ha detto...

Forza Gianfranco, noi siamo con te. Alex e Paola, genitori di Lorenza

Anonimo ha detto...

Lucidissimo, da sottoscrivere pure nelle virgole. I tuoi fan Giulio, Marco e Manuela

Anonimo ha detto...

Altro che vendite. Contano, come dici tu, le idee e gli ideali. Cristina

Anonimo ha detto...

I tuoi sponsor siamo noi e siamo tanti. Marco

Unknown ha detto...

le tue testimonianze sono importanti, per far conoscere situazioni che hanno dell'incredibile a chi non è toccato dall'esperienza di vivere con un figlio/a con autismo. Anch'io che ho avuto un figlio con autismo, ho dovuto confrontarmi con un medio evo culturale e un disservizio che sfiora l'indecenza. Grazie per la tua penna che denuncia la solitudine e l'impotenza di molte famiglie.

Anonimo ha detto...

Avanti così Gianfranco. Ci servono esempi come il tuo per andare avanti. Diciamo basta agli opportunisti che ci hanno abbandonato e lavoriamo a fianco di chi anche in Angsa é veramente dalla nostra parte. Grazia e Giorgio, con Gigi autistico di vent'anni

Anonimo ha detto...

Grazie Gianfranco, non riesco a dire altro. Scusami, Roberto papà di Luca. Dalla Toscana

Anonimo ha detto...

Considerazioni assolutamente condivisibili anche perché chi come me ha letto il tuo libro non può non restare colpito dalle emozioni che la conoscenza dei tanti aspetti che pervadono il pianeta " Autismo" suscita
Emozioni che la mente riporta con frequenza dal profondo alla luce, le rivive, le rielabora: emozioni che lasciano il segno.
Il tuo impegno come padre e come uomo che anela ad una società migliore meritano tutta la visibilità possibile

Anonimo ha detto...

Analisi impietosa ma ineccepibile. Se Angsa non avvierà in fretta una seria autocritica e non farà pulizia al suo interno scomparirà presto. Sapremo chi ringraziare... Tieni duro Gianfranco. Buona serata da Luca. Scrivi benissimo e il tuo libro se potessilo farei leggere in tutte le scuole, a iniziare dalle elementari

Anonimo ha detto...

La disaffezione e la non partecipazione sono il segno più evidente del malessere: hai ragione. Silvia

Anonimo ha detto...

Una lobby quella degli scrittori accreditati ermeticamente serrata di fronte al nuovo, a chi non è sponsorizzato e non può neanche contare su associazioni timorose del confronto.

Unknown ha detto...

Come ho giá detto anche su Facebook trovo a dir poco sconcertante il silenzio di Angsa in generale ma sopratutto delle persone Angsa che conoscono personalmente Gianfranco e che hanno avuto modo di apprezzare il suo impegno e la sua onestá intellettuale, trovo imbarazzante che sul sito di Angsa Lombardia ci siano come letture consigliate tutti e tre i libri di Gianfranco forse angsa torino ha preso spunto da " il silenzio intorno" !! Detto questo voglio solo dire due cosette: l'incontro con Nicoletti non verteva sull'autismo ma sulla genitorialita in generale e il fatto che fosse a palazzo reale non elevava il discorso, non condivido il tuo pensiero quanto parli di sponsor, mi sembra una cosa normale che hai piú attenzione se hai un testimonial famoso piuttosto che il tuo barista. Nicoletti é conosciuto nel mondo del l'autismo solo in questi ultimi tempi ma se chiedi a qualcuno al di tuoi ti ripone chi é ? In ultimo le difficoltà che ha Angsa sono note e si chiede il ricambio ma io la fila per prendere il nostro posto non la vedo. Certo che siamo fatti male ma stiamo cercando di mettercela tutta! Detto questo io sono perfettamente in linea con quello che scrivi e dici. Buona giornata a tutti

Anonimo ha detto...

Il tuo libro merita grande attenzione e rispetto. Chi come noi ha figli grandi non solo si emoziona ma soprattutto si indigna. Restiamo uniti però, la parte sana di Angsa é la grande maggioranza dell'associazione. Pietro e Chiara, genitori di Tommaso di 26 anni, provincia di Brindisi

Anonimo ha detto...

Carissimo Gianfranco, dire che sto leggendo il tuo libro, significherebbe sminuire un'opera così curata ed emotivamente ben fatta.Riesci con sapiente maestria a far vivere al lettore emozioni forti e reali.Il tuo libro si vive ma ti toglie anche il fiato mettendoci di fronte alla nostra realtà di genitori! Che dire...non ho parole, sono impressionata dalla tua capacita ' di scrivere per immagini.Meriti tutta l'attenzione del caso .Anche qui dalla Puglia ti siamo vicini.Anna Maria

Anonimo ha detto...

Grande Gianfranco, grande post, grandissimo libro. Carlo e Giuliana, dalla provincia di Pistoia

Anonimo ha detto...

Grazie, grazie, grazie. Manuela, Torino

Anonimo ha detto...

Grazie Gianfranco
nel tuo libro ci sono scritte le verità che i nostri figli vivo no quotidianamente, sappiamo essere la verità ma anche chi a tutto questo tace ,un'omertà vergognosa fatta di silenzi e a suo tempo di accuse ai genitori che anno sempre detto no all'approccio assistenziale e psichiatrico che nulla parla di autismo anzi la vera tomba dei nostri figli e proprio l'assistenza e l'assenza di un'intervento specifico educativo abilitativo riabilitativo espone ogni giorno i nostri figli a regressioni cosa possiamo fare ?uniamo le forze noi ci siamo , i genitori debbono essere tanti e dire no ai trattamenti citati grazie Gianfranco
Irene e Marino Demelas

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