mercoledì 27 luglio 2016

Giovane autistico gli consegna 50 euro per due cartoline

24 Luglio, fonte Corriere delle Alpi

Cinquanta euro per due biglietti di Natale. Giuseppe Sorintano, un siciliano che risulta in carcere ad Agrigento per altri fatti, è a processo per circonvenzione d’incapace (tentata e consumata) in concorso con un’altra persona non identificata. Un ragazzo bellunese, che soffre di autismo, quel 20 dicembre di tre anni fa era stato messo sotto pressione a tal punto da sentirsi obbligato a fare un prelievo allo sportello Postepay di piazza Castello e consegnare la banconota a uno dei due imputati, in cambio di due cartoline di scarso valore. Dopo pochi minuti, appuntamento all’esterno di una vicina banca, dove però non viene prelevato niente, semplicemente perché la vittima non ha la tesserina bancomat.

Sorintano ha spedito una raccomandata alla madre della vittima del raggiro con una lettera di scuse e un assegno di 250 euro come risarcimento. Un gesto apprezzabile, ma che non cambia niente nell’economia processuale. La donna non ha ancora ritirato la querela, intanto ha ricostruito in aula con grande sofferenza la giornata in cui, insieme al compagno, ha visto il figlio con una persona sconosciuta davanti al bancomat. Si è avvicinata e l’ha messa in fuga, prima di scoprire che un versamento illegittimo era già stato fatto, in cambio di due carte del valore di pochi euro.
Riuscirà a farsi restituire quei soldi il giorno dopo, con la minaccia di chiamare la polizia. Era talmente agitata da comporre il numero dei vigili del fuoco, ma ha ottenuto lo stesso il risultato che voleva. A suo tempo, aveva faticato a riconoscere in questura l’uomo che le stava davanti e ieri ha indicato qualcun altro, dal fascicolo fotografico del pm.

Il figlio se l’è cavata benissimo: «Io non sono riuscito a farmi rispettare, ma mia madre mi ha difeso. Mi ero spaventato e ho consegnato questi soldi, anche se non volevo farlo. E ne volevano ancora». Il consulente dell’accusa Mauro Polo ha descritto la sindrome di Asperger, ritagliandola sulla vittima del reato. Il giudice ha accolto la richiesta di breve rinvio del difensore dell’imputato Favero, aggiornando l’udienza alle 14.30 del 9 settembre

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