giovedì 21 novembre 2013

DOPO L'INTERVENTO IN PROVINCIA

Confesso che ho appena finito di riscrivere questo post che fino a ieri aveva caratteristiche completamente diverse. Conteneva, tra l'altro, l'indicazione del link dove sarebbe stato possibile rintracciare il mio intervento in Provincia del 15 u. s. Ho cancellato tutto e  propongo, invece, la visione di un altro video, che ho ricevuto, nel frattempo, dalla mamma di una ragazza autistica il cui nome è Giulia.
Ho preso questa decisione perché il mio obiettivo non è mai stato quello di occuparmi esclusivamente dell'autismo di Gabriele, bensì di quanti, non a caso, ho sempre chiamato "i" Gabriele. Un impegno che non mi ha mai pesato, del quale vado orgoglioso, perché respingo l'idea che possano esistere autistici di serie A e di serie B (ogni riferimento è puramente... intenzionale! Chi vuole intendere intenda!) e combatto con tutte le mie forze i particolarismi e/o le mediazioni al ribasso che privilegiano  i pochi a danno dei molti.
Spazio dunque a Giulia, un bacio a lei e un saluto a sua madre, che combatte quotidianamente la mia stessa battaglia. Quella per cui i diritti delle persone autistiche non siano calpestati e non rappresentino, come dice il titolo del filmato, "uno scandalo".
Suggerisco, infine, di ascoltare con attenzione il brano musicale di sottofondo che ho inserito questa settimana (naturalmente prima o sopo avere visualizzato il filmato): a me suscita una speciale emozione!


Qui in basso allego alcune immagini della sala consiliare della Provincia dove c'è stata una nuova iniziativa legata al mio libro "Mio figlio è autistico". Non aggiungo alcun commento, preferisco che siano le immagini della sala a "parlare"...
Ringrazio di cuore il presidente della provincia di Torino Antonio Saitta, l'assessore comunale al welfare e vicesindaco della città Elide Tisi, il consigliere provinciale Antonio Ferrentino, la presidente di Angsa Torino Arianna Porzi, gli Altri Relatori che sono intervenuti. Grazie infinite ai tanti che ancora una volta mi hanno partecipato la loro vicinanza.






12 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono rimasta colpita dal tuo modo impeccabile, chiaro e semplice di presentare non soltanto il libro, ma l'intera situazione di padre di un figlio autistico. Posso dire di aver avuto però anche la sensazione che evitavi di esprimere a parole il disagio, le difficoltà e l'angoscia che tu, personalmente, come padre di un ragazzo "diverso", sperimenti spesso e per diverse cause. Ho apprezzato e ammirato la grande dignità con cui presenti e affronti il tutto, ogni giorno. Inoltre noto sempre il coraggio con cui ti prendi carico non soltanto di tuo figlio, ma anche di altri come lui e dei loro genitori, dando sempre, con coraggio, voce anche alle loro problematiche e difficoltà. Ti abbraccio con tanta stima e tanto affetto e ti prego di abbracciare anche Gabriele da parte mia. Tanti auguri! Liana Belghiru

Anonimo ha detto...

Come sempre sei riuscito a trasmettermi una grandissima emozione, so che ti dico cose che in moltissimi ti avranno già detto, ma ti garantisco che è proprio così!
Un bacione ed un abbraccio particolari a Gabriele. Giovanna Mendolia

Anonimo ha detto...

Il tuo post mi ha scatenato emozioni troppo personali, hai sollevato il tappeto sotto cui ho seppellito il mio cuore spezzato dalla mancanza di Laura. Il periodo in cui vado nelle scuole devo mettermi una corazza, mi devo immedesimare nelle situazioni singole, dare voce alle famiglie, senza pregiudizi e preconcetti, cercare anche di capire le insegnanti che si trovano di fronte ad un problema più grande di loro, ma a volte sono presuntuose e pensano di sapere tutto… Non le puoi aggredire per non compromettere tutto il lavoro. .. Insomma è un lavorino niente male, ma io nella mia corazza vado avanti, non sento nulla,tanto il mio cuore è protetto.
Poi però tu metti Morandi... e io devo scappare in archivio per piangere un pò... Tiziana Volpi

Unknown ha detto...

Grazie Gianfranco di farti interprete della condizione di tante famiglie che vivono in solitudine la disabilità di un proprio congiunto.
Grazie per parlare anche a nome di chi non ha voce oppure non ha la capacità di comunicare le proprie difficoltà.
Cambiare la propria vita per non subire passivamente una condizione di svantaggio ma per trasformare la difficoltà in opportunità di conoscenza , umanità e amore.

Anonimo ha detto...

La caparbietà e la continuità con le quali affronti l’impegno di mantenere alto il livello di attenzione sulla problematica dell’autismo, attraverso i tuoi travagliati lavori editoriali dai quali emergono, in maniera nitida e coinvolgente per il lettore, spaccati di vita vissuta a contatto diretto con tale realtà, in tutte le sue altalenanti evoluzioni, hanno trovato conferma e conforto in questo convegno, in cui l’emozione condivisa da tutti i presenti si è palpata in modo concreto.
Premesso che tutti gli interventi sono stati efficaci e diretti al cuore dell’argomento, ho apprezzato molto i contributi di Elide Tisi e di Arianna Porzi, per la competenza e la conoscenza delle tante sfaccettature di questa “terra sommersa”, in tutti i suoi aspetti etico-morali e pratico-gestionali, ma, soprattutto, per la profonda sensibilità emersa che appartiene solo a chi, come Gianfranco e Arianna nello specifico, in questa “terra sommersa” è immerso con tutto il proprio essere.
Carmelo Stivala

Unknown ha detto...

Ho visto ora il video e sono sempre più convinta che bisogna investire sui ragazzi e che avere l'opportunitá di conoscere i nostri figli é un arricchimento di tutta la società, questo dovrebbero capire che amministra le risorse !
E la sfida dovrebbe continuare dopo la scuola pensando ad un luogo dove possano lavorare, come possono, a contatto con la gente, tipo le social farm , con negozi per vendere le cose che si coltivano, come alla Conca d'oro.

Anonimo ha detto...

Ho partecipato all'incontro in Provincia facendomi sostituire al lavoro, proprio non potevo non venire per la terza volta... Ho sempre avuto a cuore la "causa" di Gabriele, anche perché sarà a breve la stessa di mia figlia. Tu come sempre hai parlato bene, spiegando l'autismo in poche parole. Non hai parlato della vostra storia, rimandando alla lettura del libro. Mi sarebbe piaciuto sentirti raccontare qualcosa di più, mi rendo conto che in 20 minuti non era possibile farlo.
Mi ha colpito la presenza del presidente Saitta, a sua volta lui si è accorto per la prima volta della rilevanza numerica delle persone coinvolte dall'autismo.
Oggi sono stata ad una Messa per ricordare mio cognato, al Monte dei Cappuccini. Nel banco davanti c'erano due bimbetti piccoli, uno è stato girato tutto il tempo a fissare mia figlia, commentando "hai visto quant'è brutta quella bambina? ". La mamma ad un certo punto ha provato a spiegargli sottovoce che era una ragazza malata... ma non sembra sia servito a nulla.
Mi è venuto in mente quanto ha detto l’altra sera Elide Tisi, il vicesindaco di Torino, parlando della figlia che ha avuto una disabile grave in classe, esperienza che l'ha arricchita. Penso che sia così davvero ma è importante continuare a lavorarci.
Grazie di tutto, Viola Oggero

Anonimo ha detto...

Carissimo Gianfranco,
della tua esposizione mi ha molto colpito la grande passione e lucidità con cui hai posto all’attenzione dei presenti le problematiche relative al dramma dell’autismo, sottolineando l’inadeguatezza delle soluzioni fin qui proposte dalle istituzioni per affrontare tematiche complesse dei soggetti disabili, in particolare quelle legate agli autistici adulti. Mi ha molto segnato, sia nel corso della lettura del libro, sia durante la tua esposizione, la immane sofferenza che colpisce gli individui disabili e le loro famiglie, la loro disperazione e la loro solitudine.
Ti confesso che il mio coinvolgimento emotivo, il susseguirsi di fasi tanti forti e toccanti, hanno rallentato non poco la lettura del libro.
Apprezzo la tua forte determinazione a lottare, con profonda convinzione, per l’attuazione di strategie alternative. Io ti auguro con tutto il cuore che il fronte della lotta si allarghi tantissimo, che il livello di sensibilizzazione delle istituzioni rispetto a queste tematiche cresca sempre di più, e si aprano prospettive che pongano fine ai momenti di disperazione e di scoramento che hanno caratterizzato ormai da lungo tempo la tua vita e quella di tanti altri genitori. Spero che si attivino soluzioni per rendere la vita dei tanti Gabriele e delle loro famiglie degna di essere vissuta.
Antonio Rositano

Anonimo ha detto...

Non mi è facile descrivere tutto quello che si sente. Ho trovato l’incontro dell'altra sera positivo e interessante, mi ha toccata profondamente perché l'autismo è una realtà che tanti ignorano, ma che va affrontata con coraggio e tanto ottimismo: non mollare mai.
Molte famiglie si ritrovano ad affrontare questo tema così delicato da sole, in quanto le istituzioni quasi sempre non sono presenti. Un abbraccio a te e Gabriele. Angelina Perone

Anonimo ha detto...

Mi é dispiaciuto immensamente non esserci, ma sono felice di leggere tanti commenti positivi. Ho trovato molto bello il filmato e non smetterò mai di ringraziarti per l'impegno e la passione che metti in campo in difesa dei diritti di tutte le persone autistiche. Ci saranno altre occasioni di sentirti a Torino?

Anonimo ha detto...

Ho dimenticato di firmarmi ma forse svevi capito che ero io, Silvia. Un bacio a Gabriele

Anonimo ha detto...

Ciao Gianfranco,
l'ammirazione nei tuoi confronti è sempre più grande. Le tue dichiarazioni, sia all'incontro del 21/10 che del 15/11, hanno suscitato in me sensazioni di ribellione su quanto si potrebbe fare, e non viene fatto, per la tutela dei diritti delle persone autistiche. Al tempo stesso la tua grande determinazione nel perseguire questo cammino ostacolato da continui e sempre crescenti problemi mi dà modo di capire che non bisogna, per nessun motivo, scoraggiarsi se le istituzioni sono sorde a problemi che stanno diventando di dominio sociale. Confesso che quando ti sento parlare resto incantato per quella forza che intravedo in te. So che ti porterà lontano, tanto da poter dire che ne è valsa la pena. Un abbraccio: Franco Regillo

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