Sappiamo che un certo punto della vita familiare può succedere di essere costretti a individuare rapidamente soluzioni semi-residenziali o residenziali “protette”
in cui inserire il proprio congiunto con
disabilità intellettivo comportamentale grave, perché la situazione si è fatta
incompatibile con le capacità di accudimento della famiglia stessa.
Spesso la soluzione cercata assume una forma “definitiva”: l’età del soggetto, e/o dei genitori, la gravità del caso, della situazione, della prognosi rendono prioritaria la “soluzione residenziale”.
Spesso la soluzione cercata assume una forma “definitiva”: l’età del soggetto, e/o dei genitori, la gravità del caso, della situazione, della prognosi rendono prioritaria la “soluzione residenziale”.